“Diritto naturale alla terra d’Israele”: Netanyahu illustra piani di insediamento di vasta portata in Cisgiordania

Dic 30, 2022 | Notizie

di Hagar Shezaf,

Haaretz, 28 dicembre 2022.

Un accordo alquanto vago dice che il primo ministro entrante Benjamin Netanyahu proporrà un quadro per l’annessione della Cisgiordania, prendendo in considerazione gli interessi nazionali e internazionali.

I leader dei partiti politici israeliani posano per una foto di gruppo dopo la cerimonia di giuramento alla Knesset, il mese scorso.Tsafrir Abayov /AP

L’accordo di coalizione del governo entrante di Benjamin Netanyahu inizia con la dichiarazione che il popolo ebraico ha un “diritto naturale” alla Terra d’Israele. Per quanto riguarda l’annessione della Cisgiordania, l’accordo rimane vago, ma dice che il primo ministro avanzerà politiche che comprenderanno l’annessione della Cisgiordania, prendendo in considerazione i tempi e gli interessi sia internazionali che nazionali.

Facendo riferimento all’appello giudiziario in corso che riguarda l’evacuazione dell’avamposto di Homesh, l’accordo afferma che alla luce dell’appello, la Legge sul Disimpegno [da Gaza, del 2005] sarà modificata per regolarizzare le attività condotte nel sito (in pratica, una yeshiva) e che il governo notificherà l’Alta Corte di Giustizia a tal fine.

L’accordo prevede che entro 60 giorni venga presa una decisione in merito agli avamposti fondati prima del febbraio 2011, anche per garantire che siano dotati di infrastrutture adeguate, acqua, elettricità e strutture pubbliche. Inoltre, entro sei mesi, il gabinetto prenderà una decisione sui quartieri illegali all’interno degli insediamenti esistenti.

L’accordo prevede anche di modificare le modalità di approvazione dei permessi di costruzione degli insediamenti. Oggi, ogni fase del processo di pianificazione richiede l’approvazione preventiva del ministro della Difesa, un passaggio che può causare ritardi nella costruzione a causa di considerazioni politiche interne o internazionali. L’accordo prevede che il gabinetto decida di modificare il processo di pianificazione e approvazione secondo una proposta da concordare tra Netanyahu e Bezalel Smotrich. Tuttavia, non fornisce ulteriori dettagli.

L’obiettivo di questa clausola è quello di ridurre le interferenze dei politici nel processo, compresi il ministro della Difesa e il primo ministro. Secondo una fonte coinvolta nella formulazione dell’accordo, l’obiettivo è quello di richiedere le approvazioni solo all’inizio e alla fine del processo di pianificazione, piuttosto che in ogni fase, al fine di accelerare i piani di costruzione nei territori.

Un’altra clausola riguarda il trasferimento del controllo dei servizi forniti ai coloni dall’Amministrazione Civile ai ministeri del governo. Sebbene formulata in modo vago, la clausola dice che il governo agirà per “ottimizzare i servizi” in Cisgiordania, in coordinamento e con il consenso del primo ministro, ma la fonte coinvolta nei colloqui ha detto che si tratta di un trasferimento di controllo.

L’accordo prevede inoltre che il gabinetto prenda misure contro le costruzioni palestinesi nell’Area C della Cisgiordania; queste misure vengono definite come un modo per “ostacolare il tentativo di prendere il controllo illegale” della terra [da parte dei Palestinesi], tentativo che viene portato avanti con l’aiuto di entità internazionali.

L’accordo prevede inoltre che i ministeri competenti agiscano per garantire l’attuazione del quadro Evyatar, in base al quale il precedente governo si è impegnato a consentire l’insediamento di un avamposto in quella zona, se le norme di pianificazione lo consentono.

Il programma quinquennale del Ministero dei Trasporti includerà un budget di 1,6 miliardi di shekel (450 milioni di dollari) all’anno per la pianificazione e la costruzione di strade in Cisgiordania.

L’accordo riguarda anche la Divisione degli Insediamenti, un’entità critica dal punto di vista dei coloni in quanto assegna terreni e concede sovvenzioni in Cisgiordania. Negli ultimi anni, tuttavia, molti coloni si sono lamentati della sua inefficienza. Secondo l’accordo di coalizione, alla Divisione saranno assegnati 750 milioni di shekel all’anno, un importo che sarà incluso nel bilancio statale. Inoltre, sarà proposta una legge per regolarizzare il suo status.

L’amministrazione che farà capo a Smotrich formulerà raccomandazioni in merito all’assetto fondiario in Cisgiordania, alle procedure di indagine per determinare se le aree dove crescono i funghi spugnola possono essere dichiarate terre statali e proporrà un censimento della popolazione. A questo scopo saranno stanziati 300 milioni di shekel negli anni 2023-2024.

L’accordo prevede inoltre che vengano apportate modifiche alla legge militare in Cisgiordania, per rendere più efficiente la registrazione delle transazioni immobiliari. L’accordo non specifica come ciò avverrà, ma si può presumere che comporterà modifiche di procedura, come l’attuale necessità di ottenere l’approvazione dell’Amministrazione Civile prima di acquistare terreni privati in Cisgiordania.

https://www.haaretz.com/israel-news/2022-12-28/ty-article/.premium/natural-right-to-the-land-of-israel-netanyahu-lays-out-west-bank-annexation-plans/00000185-5955-dbd5-abe7-59f5c5d60000

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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