Il perverso abbraccio dell’Europa all’occupazione israeliana

Dic 29, 2022 | Notizie

di David Cronin,  

The Electronic Intifada, 23 dicembre 2022. 

L’Unione Europea ha rafforzato notevolmente la sua cooperazione con Israele mentre Benjamin Netanyahu era primo ministro. Chine Nouvelle/SIPA

I rappresentanti dell’Unione Europea sono spaventati dall’imminente ritorno di Benjamin Netanyahu come primo ministro israeliano? Sarebbe ingenuo pensarlo.

I sofisticati bevitori di cappuccino a Bruxelles preferirebbero senza dubbio che la nuova coalizione israeliana non includesse un pistolero fascista come Itamar Ben-Gvir e che la prospettiva di annettere formalmente gli insediamenti della Cisgiordania sparisse dall’ordine del giorno.

Rimane però il fatto che Netanyahu era al potere per la maggior parte degli ultimi 13 anni. E in quel periodo, l’UE ha fatto passi importanti per rafforzare la sua cooperazione con Israele.

Una cooperazione che è andata avanti in modi subdoli e perversi, anche se i titoli dei giornali davano l’impressione che UE e Israele fossero continuamente ai ferri corti.

I documenti rilasciati a seguito di una richiesta in base alla legge sulla libertà di informazione mostrano che le delegazioni della polizia israeliana hanno visitato Europol, l’agenzia dell’UE per la ‘lotta al crimine’, in almeno cinque occasioni tra il 2017 e il 2021.

Almeno due di queste delegazioni erano guidate da Roni Alsheikh, allora commissario della polizia israeliana.

Alsheikh era a capo di una forza di polizia che stava apertamente dalla parte degli estremisti ebrei intenzionati a distruggere i luoghi santi islamici nella Gerusalemme Est occupata.

In tandem con Netanyahu, Alsheikh si è affrettato a bollare come “terroristi” i palestinesi uccisi dagli agenti sotto il suo comando.

Come ha più volte dimostrato, Alsheikh seguiva la strategia di diffamare i morti prima ancora che il loro corpo diventasse freddo. Quando, nel gennaio 2017, la polizia ha attaccato Umm al-Hiran, una comunità palestinese che vive all’interno di Israele, e ha ucciso Yaqoub Abu al-Qiyan mentre cercava di uscire dal villaggio, Alsheikh ha mentito sostenendo che la vittima aveva attaccato la polizia.

Le sue bugie sono rimaste la versione ufficiale degli eventi, anche quando gli osservatori dei diritti umani hanno potuto dimostrare che si trattava di menzogne.

L’Unione Europea lo ha premiato per le sue bugie: nel 2018, Alsheikh ha firmato un “accordo di lavoro” con Europol. Questo “accordo” permette alle due parti di lavorare insieme su crimini di guerra e terrorismo.

Congelato?

Un ulteriore accordo sulla condivisione di dati personali tra Europol e Israele è stato concluso nel settembre di quest’anno.

Il quotidiano Haaretz di Tel Aviv ha recentemente riportato che all’inizio di dicembre l’UE ha comunicato a Israele che stava “congelando” quell’accordo.

Ma Haaretz stava esagerando.

Un funzionario della Commissione Europea – l’esecutivo dell’UE – mi ha detto che l’accordo raggiunto a settembre era stato concluso “in via provvisoria” e a “livello tecnico”.

Quando poi l’accordo è stato discusso dai 27 governi dell’UE, sono state sollevate “preoccupazioni” su una “clausola territoriale” dell’accordo, secondo il funzionario che ha richiesto di rimanere anonimo. Di conseguenza, la Commissione Europea “ha informato Israele che sarà necessario un altro ciclo di negoziati per chiarire ulteriormente gli elementi della bozza di accordo”, ha aggiunto il funzionario.

Contrariamente a quanto affermato da Haaretz, questo non vuol dire che l’accordo sia stato congelato. Suggerisce soltanto che alcuni paesi dell’UE chiedono che siano cambiate alcune parole.

L’accordo concluso a settembre dovrebbe certamente far suonare un campanello d’allarme: utilizza un eufemismo quando si riferisce alla Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, Gaza e le Alture del Golan. Le descrive come “le aree geografiche che sono entrate sotto l’amministrazione” di Israele dopo il giugno 1967.  

L’accordo consente a Israele di utilizzare i dati ottenuti da Europol in queste “aree geografiche” per una molteplicità di scopi. Tali dati possono essere utilizzati in Cisgiordania, a Gaza e nel Golan, con l’approvazione di Europol, se sono ritenuti “necessari per la prevenzione, l’indagine, l’accertamento o il perseguimento di reati penali”.

Anche se i governi dell’UE dovrebbero effettivamente opporsi a clausole così indeterminate, le loro “preoccupazioni” sono palesemente inadeguate.

Qualsiasi forma di cooperazione con la polizia israeliana implica l’accettazione di un’occupazione.

Il quartier generale della polizia si trova a Gerusalemme Est. Se l’UE fosse veramente risoluta nell’opporsi alla colonizzazione di Gerusalemme Est da parte di Israele, dovrebbe evitare ogni accordo con la polizia israeliana.

Lungi dall’evitare questa forza, la burocrazia di Bruxelles ha classificato Israele come “Paese partner strategico” nella cooperazione di polizia.

La collaborazione con la polizia israeliana sembra che non sia l’unico modo in cui l’Unione Europea collabora con le forze che occupano la Cisgiordania e Gaza.

Dal 2015, l’Unione Europea ha tenuto dei ‘dialoghi antiterrorismo’ con Israele.

Queste discussioni sono state molto segrete, ma dopo aver fatto richiesta in base alla legge sulla libertà di informazione, ho ottenuto alcuni documenti al riguardo.

I documenti mostrano che l’UE è stata rappresentata ad alto livello in questi “dialoghi”. Tra coloro che hanno preso parte a questi “dialoghi” ci sono Ilkka Salmi, coordinatore antiterrorismo dell’UE, e il suo predecessore Gilles de Kerchove.

Hanno partecipato anche Laurent Muschel, un funzionario di alto livello della Commissione Europea, e Pawel Herczynski, un esperto diplomatico polacco.

Perverso

L’UE si è rifiutata di fornire un elenco dei partecipanti israeliani a questi colloqui e di dire per quali autorità lavorano.

Tali colloqui, secondo il servizio diplomatico dell’UE, “si svolgono in un quadro di assoluta riservatezza”. Fornire ulteriori dettagli “danneggerebbe gravemente le relazioni tra UE e Israele”, ha aggiunto il servizio diplomatico.

È da notare che l’UE non ha negato che l’esercito e la polizia di Israele stiano partecipando a queste discussioni.

È impossibile immaginare che queste forze non siano coinvolte in qualche modo.

Quasi tutti i discorsi sul “terrorismo” in Israele si riferiscono alla sua implacabile oppressione dei Palestinesi. Ogni forma di resistenza – armata o meno – è considerata da Israele come “terrorismo”.

Israele si è spinto fino ad accusare di terrorismo i bambini e i gruppi per i diritti umani.

In cuor loro, i funzionari UE possono considerare assurde alcune delle accuse fatte da Israele. Tuttavia, dando importanza a questi “dialoghi antiterrorismo”, l’UE sta legittimando la loro assurdità.

Itamar Ben-Gvir diventerà presto il Ministro della Sicurezza Nazionale di Israele. Il suo portafoglio gli conferisce la responsabilità di supervisionare la Polizia di Frontiera israeliana, che fa parte delle forze che occupano brutalmente la Cisgiordania.

L’élite di Bruxelles potrebbe disapprovare il rozzo razzismo anti-palestinese di Ben-Gvir. Senza dubbio, alcuni membri di questa élite sanno bene che Ben-Gvir è stato condannato nel 2007 dal sistema giudiziario israeliano per aver sostenuto un’organizzazione terroristica. E alcuni di loro probabilmente sanno anche che il suddetto Ronnie Alsheikh considera  pericolosi i progetti di Ben-Gvir.

Ciononostante, l’Unione Europea si trova ora a dover scegliere se tenere o meno dei ‘dialoghi antiterrorismo’ con un governo israeliano in cui è presente un Ministro con una condanna per sostegno al terrorismo.

Ho chiesto al servizio diplomatico dell’UE se la formazione di un nuovo governo avrà un impatto sui ‘dialoghi’.

“Nell’interesse della protezione dei cittadini dell’UE e della lotta contro il terrorismo, l’intenzione è quella di continuare questi dialoghi”, ha risposto il servizio diplomatico.

Questa risposta è perversa: l’UE sta in effetti dicendo che la sicurezza dei suoi cittadini dipende dalla cooperazione con uno Stato di apartheid dotato di armi nucleari.

Passatemi il secchio per vomitare!

https://electronicintifada.net/blogs/david-cronin/europes-dirty-embrace-israels-occupation

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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