di Haaretz,
Haaretz, 11 dicembre 2022.
Zvika Fogel del partito estremista di Itamar Ben-Gvir afferma che Israele è ‘troppo misericordioso’ con i Palestinesi e che tale approccio deve cambiare.
Il legislatore israeliano di estrema destra Zvika Fogel ha espresso il suo desiderio di eliminare il concetto di proporzionalità in un’intervista con l’emittente britannica Channel 4, affermando che “se si tratta di scegliere se far piangere una madre israeliana o mille madri palestinesi, allora saranno mille madri palestinesi a piangere”.
“Se qualcuno mi vuol far del male, io farò del male a lui. Per quanto mi riguarda, il concetto di proporzionalità dovrebbe cessare di esistere”, ha risposto Fogel alla domanda del corrispondente estero Secunder Kermani sulle esigenze di sicurezza dei Palestinesi.
Avvertendo che stava per dire una cosa “spiacevole”, il deputato del partito Otzma Yehudit di Itamar Ben-Gvir ha detto: “Se l’alternativa è che una madre israeliana pianga o che piangano mille madri palestinesi, allora mille madri palestinesi piangeranno”.
“Siamo troppo misericordiosi. È l’ora di smettere di far così”, ha aggiunto Fogel quando è stato accusato di razzismo.
Sebbene la sua lista ultranazionalista sia salita al terzo posto nel Parlamento israeliano alle elezioni di novembre, Fogel non occupa una posizione elevata nella sua lista, il che significa che è improbabile che riceva un incarico ministeriale nel prossimo governo.
Fogel è un generale di brigata nelle riserve dell’esercito israeliano, di cui ha diretto il Comando Meridionale prima del suo congedo nei primi anni 2000. Ha poi trascorso quasi un decennio a dirigere l’unità ‘Fire Control’ del Comando Sud. Il Ministero degli Interni lo ha nominato capo del consiglio regionale del villaggio di Tuba-Zangariya, in Galilea, posizione che ha lasciato a seguito di un’ondata di vandalismo e violenza nel 2011. Nel settembre di quest’anno ha aderito al partito Otzma Yehudit di Ben-Gvir.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
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E’ più o meno la spiegazioni degli USA per le bombe atomiche del 1945: duecentomila civili giapponesi uccisi perché nessun altro soldato americano doveva più morire nella guerra contro il Giappone. Che è poi quello che sta facendo anche la Russia nella guerra con l’Ucraina.