L’amministrazione Biden non vuole che la Corte Penale Internazionale indaghi sull’uccisione di Shireen Abu Akleh

Dic 10, 2022 | Notizie

di Michael Arria,

Mondoweiss, 8 dicembre 2022.   

La sede della CPI. 19 aprile 2016, L’Aia, Paesi Bassi. (foto: Rick Bajornas/UN photo)

Al Jazeera sta presentando una richiesta alla Corte Penale Internazionale (CPI) perché indaghi sull’uccisione della giornalista Shireen Abu Akleh. Il fascicolo include un dossier sull’indagine che la stessa rete di informazione ha fatto negli ultimi sei mesi sulla morte della loro reporter, oltre a nuovo materiale.

Lina Abu Akleh, nipote di Shireen, durante una conferenza stampa all’Aia, ha rilasciato una dichiarazione pubblica su questa iniziativa. “È chiaro che lo stato di Israele ha una storia e una politica de facto che consiste nel prendere di mira i giornalisti palestinesi come mia zia, per mettere a tacere le loro denunce sulle violazioni dei diritti umani commesse da Israele contro i Palestinesi”, ha detto ai giornalisti. “I soldati israeliani non sono quasi mai ritenuti responsabili dei loro crimini di guerra, il che crea una cultura di impunità che permette la continuazione di queste atrocità. Ma quando è troppo è troppo. Dobbiamo porre fine all’impunità per i crimini di guerra israeliani. È giunto il momento di fare giustizia per Shireen e per tutti i palestinesi uccisi dall’esercito israeliano”.

“Ci aspettiamo che il procuratore lavori rapidamente per perseguire la verità e la giustizia, e ci aspettiamo che il tribunale riconosca la responsabilità degli individui e delle istituzioni che hanno commesso questo crimine”, ha continuato. “Le prove sono estremamente chiare. È ora che la CPI agisca. Non vi aspettereste lo stesso se vostra zia, vostra sorella o il vostro migliore amico venissero uccisi?”

La reazione di Israele alla notizia non è stata sorprendente. “Nessuno indagherà sui soldati dell’IDF e nessuno ci farà la predica sulla morale in guerra, certamente non Al Jazeera“, ha detto il Primo Ministro Yair Lapid. Come è noto, il governo israeliano ha anche recentemente dichiarato che si rifiuterà di collaborare con l’attuale indagine dell’FBI sulla morte di Abu Akleh.

Il prossimo Ministro della Sicurezza Nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir, che proprio di recente ha elogiato il soldato dell’IDF che ha ucciso un palestinese a bruciapelo, ora chiede l’espulsione di Al Jazeera da Israele.

Con gli Stati Uniti le cose sono più complicate. Non perché credano che la CPI debba indagare sulla morte di Abu Akleh, ma perché hanno passato mesi e mesi a blaterare di responsabilità e trasparenza. Durante la conferenza stampa del Dipartimento di Stato di martedì, Matt Lee dell’Associated Press ha chiesto a Ned Price del caso Al Jazeera e il portavoce ha fornito tutti i soliti avvertimenti.

“Era una cittadina statunitense”, ha ricordato Price. “Era una reporter intrepida. Il suo giornalismo era noto al pubblico di tutto il mondo. Era nota alle persone in questo edificio e anche ai nostri funzionari in Medio Oriente.”

Ma….

“Per quanto riguarda la CPI, manteniamo le nostre obiezioni di sempre all’indagine della CPI sulla situazione palestinese e anche sulla posizione della CPI, che dovrebbe concentrarsi sulla sua missione principale, che è quella di servire come tribunale di ultima istanza per punire e scoraggiare i crimini più atroci.”

L’anno scorso, l’Amministrazione Biden ha abbandonato le sanzioni di Trump e le restrizioni sui visti per i funzionari della CPI, ma ha anche chiarito che non vuole che indaghino su Israele. “La CPI non ha giurisdizione su questa questione. Israele non fa parte della CPI e non ha accettato la giurisdizione della Corte, per cui nutriamo serie preoccupazioni sui tentativi della CPI di esercitare la sua giurisdizione sul personale israeliano”, ha dichiarato il Segretario di Stato Tony Blinken dopo che la CPI ha annunciato una Commissione d’Inchiesta sui potenziali crimini di guerra perpetrati nei territori palestinesi occupati. “I palestinesi non hanno la qualifica di Stato sovrano e quindi non hanno titoli per ottenere l’adesione come Stato, partecipare come Stato o delegare la giurisdizione alla CPI”.

Questa settimana il procuratore della CPI Karim Khan ha detto che nel 2023 cercherà di visitare la Palestina.

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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1 commento

  1. Sebastiano Comis

    Difendersi nel processo? / Difendersi dal processo. / Siamo il Popolo Eletto/ mica il popolo fesso!

    Rispondi

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