Israele espellerà l’avvocato palestinese Salah Hammouri da Gerusalemme

Dic 3, 2022 | Notizie

di Al Jazeera e Agenzie di Stampa,

Al Jazeera, 2 dicembre 2022. 

L’espulsione del palestinese-francese Salah Hammouri, avvocato per i diritti umani, arriva dopo che Israele ha revocato i suoi diritti di residenza a Gerusalemme.

Salah Hammouri, cittadino palestinese-francese di Gerusalemme e avvocato del Gruppo Addameer per i Diritti dei Prigionieri, ha subito l’hackeraggio del suo telefono. [File: Al Jazeera]

La Ministra degli Interni israeliana Ayelet Shaked ha ordinato l’espulsione dell’avvocato palestinese-francese Salah Hammouri, sinora incarcerato, dalla sua casa nella Gerusalemme Est occupata alla Francia, dopo aver revocato la sua residenza a Gerusalemme.

Hammouri, che ha la cittadinanza francese, ha lavorato per il gruppo palestinese per i diritti Addameer, con sede nella Gerusalemme Est occupata. L’organizzazione per i diritti Amnesty International  ha definito l’espulsione, che avverrà domenica, un “tentativo spudorato da parte di Israele di mettere a tacere chiunque possa sostenere la causa palestinese”.

Secondo la legge israeliana, il Ministro degli Interni ha il potere di revocare la residenza ai palestinesi che vivono nella Gerusalemme Est occupata.

Rob McBride di Al Jazeera, in collegamento da Gerusalemme Est, ha detto che il trattamento di Hammouri è visto da molte persone del luogo come un caso esemplare. “Gli avvocati per i diritti e per i diritti umani dicono che è un  deliberato tentativo da parte delle autorità israeliane di espellere palestinesi”, ha detto. 

Dani Shenhar di HaMoked, un organismo israeliano per i diritti che sta combattendo per il caso di Hammouri, ha definito la revoca della sua residenza una “misura drastica che viola il diritto fondamentale di una persona a vivere nella propria patria”.

“Come membro della popolazione indigena di Gerusalemme, Hammouri non deve alcuna fedeltà allo Stato di Israele”, ha detto Shenhar. “Il fatto che questa decisione sia stata presa in gran parte sulla base di prove segrete non fa che esacerbare l’ingiustizia”.

In detenzione amministrativa

Hammouri è stato detenuto per nove mesi in base alla controversa pratica israeliana della detenzione amministrativa, che consente di trattenere i sospetti senza accusa o processo per sei mesi alla volta. Può essere rinnovata a tempo indeterminato. La legge è stata utilizzata per tenere più di 700 Palestinesi dietro le sbarre in tutto Israele.

Il 37enne è stato anche imprigionato più volte in passato da Israele.

“Israele lo considera un terrorista. La più grave condanna è stata a sette anni per un presunto tentativo di omicidio. È stato rilasciato nel contesto di uno scambio di prigionieri tra Hamas e il governo israeliano”, ha detto McBride di Al Jazeera.

“Hammouri è cittadino francese, ma non ha mai vissuto in Francia per lunghi periodi di tempo. Ha trascorso tutti i suoi 37 anni qui a Gerusalemme. Se la sua residenza viene revocata, può essere espulso in qualsiasi momento”, ha detto McBride.

“La moglie di Hammouri è già stata espulsa e vive ora in Francia con i loro bambini.”

‘Figlio di Gerusalemme’

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha già espresso le sue preoccupazioni sul caso al Primo Ministro israeliano Yair Lapid.

Il Governo francese ha ripetutamente sollecitato le autorità israeliane a rilasciare Hammouri e a permettergli di vivere con la sua famiglia a Gerusalemme.

“La Francia segue la situazione di Salah Hammouri molto da vicino e al più alto livello”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri francese in un comunicato. Hammouri “deve poter avere una vita normale a Gerusalemme, dove è nato e dove vive, e sua moglie e i suoi figli devono poter tornare con lui”.

Elsa Lefort, moglie di Hammouri, ha detto ad Al Jazeera che suo marito è stato preso di mira da Israele perché è un difensore dei diritti umani.

“È una notizia terribile e non posso immaginare quanto Salah debba essere rattristato”, ha detto, parlando da Parigi. “È un figlio di Gerusalemme. La sua vita è lì, è nato lì. La città è parte di lui. È una notizia orribile per Salah”.

“Per 20 anni, Salah è stato più volte arrestato dagli israeliani e ha trascorso più di nove anni in prigione”. Lefort ha continuato dicendo che Hammouri è stato sottoposto a divieti di viaggio e che a lei stessa è stato negato l’ingresso in Palestina ed è stata deportata in Francia.

La deportazione è un ‘crimine di guerra’

L’anno scorso, Hammouri era tra i sei attivisti per i diritti umani i cui telefoni cellulari sono stati trovati, da ricercatori di sicurezza indipendenti, infettati da un software spia prodotto dall’azienda israeliana NSO Group.

Non si sa chi abbia piazzato il software spia sui loro telefoni. Israele ha affermato che non c’è alcun collegamento tra la designazione di Addameer e di altri cinque gruppi per i diritti dei palestinesi come “terroristi” e il presunto uso dello spyware NSO. Israele ha fornito pubblicamente poche prove a sostegno della designazione di “terrorismo” che, secondo i gruppi palestinesi, ha lo scopo di metter loro la museruola e di prosciugare le loro fonti di finanziamento.

Israele ha affermato che Hammouri è un attivista di “un gruppo militante vietato” a causa della sua appartenenza al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (PFLP).

Amnesty International ha detto che la deportazione di Hammouri rappresenterebbe un crimine di guerra.

“Questi ultimi atti non sono solo un tentativo spudorato di ostacolare il lavoro di Salah nel campo dei diritti umani, ma sono anche un’espressione dell’agghiacciante obiettivo politico a lungo termine delle autorità israeliane di ridurre il numero di palestinesi a Gerusalemme Est”, ha dichiarato Heba Morayef, direttrice regionale di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.

“La deportazione illegale dai Territori Palestinesi Occupati costituisce una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e un crimine di guerra. Una deportazione attuata per mantenere un sistema di apartheid costituisce un crimine contro l’umanità. Questi crimini sono tutti sotto la giurisdizione della Corte Penale Internazionale, il cui procuratore ha aperto un’indagine sulla situazione in Palestina. “

I residenti palestinesi di Gerusalemme possono richiedere la cittadinanza israeliana, ma pochi lo fanno, non volendo essere visti come se accettassero l’occupazione. Coloro che ne fanno richiesta, tuttavia, devono affrontare un processo lungo e burocratico.

https://www.aljazeera.com/news/2022/12/2/israel-to-deport-palestinian-lawyer-from-jerusalem-to-france

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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