L’esercito israeliano uccide un ragazzo di 18 anni nella città di Sinjil

Nov 9, 2022 | Notizie

di Mariam Barghouti,  

Mondoweiss, 7 novembre 2022.  

Musab Nofal è il 197° palestinese ucciso dalle forze israeliane quest’anno. La sua morte arriva nel contesto di un aumento degli attacchi dei coloni in Cisgiordania e del protrarsi dell’Operazione Break the Wave.

PALESTINESI PIANGONO LA MORTE DI MUSAB NOFAL, UCCISO DALLE FORZE ISRAELIANE IL 5 NOVEMBRE 2022. (FOTO: AHMAD AROURI/ APA IMAGES)

Sabato sera, 5 novembre, Musab Nofal è stato colpito da un proiettile fatale al petto nella città di Sinjil, a nord-est di Ramallah. Il 18enne è il 197° palestinese ucciso dalle forze israeliane quest’anno.

Domenica 6 novembre, la famiglia, gli amici e i membri della comunità di Musab Nofal, insieme a giornalisti e curiosi, lo hanno seppellito nel villaggio di Mazraa Al-Sharqiya, nel governatorato di Ramallah.

L’esercito israeliano ha riferito che i suoi soldati hanno ucciso Nofal con il pretesto che stava lanciando pietre contro i coloni israeliani. Nessun colono è stato ferito. 

Faten Elwan, giornalista palestinese e cugina del giovane ucciso, riferisce che le affermazioni dell’esercito israeliano sono false. “I coloni li hanno attaccati mentre raccoglievano le olive e hanno lanciato pietre”, ha scritto Elwan sulla sua pagina Facebook. “La narrazione israeliana secondo cui qualcuno avrebbe sparato dall’area di Sinjil è falsa”. 

L’elaborazione del lutto sotto occupazione

“Il figlio di mia zia è stato ucciso mentre raccoglieva olive”, ha scritto Elwan poco dopo la diffusione della notizia. 

Gli amici e i familiari non solo devono affrontare la perdita del loro caro, ma anche il modo in cui l’esercito israeliano ha ricostruito la narrazione delle circostanze in cui è morto Musab.

Se da un lato l’uccisione di Nofal coincide con l’attuale assalto militare israeliano su larga scala contro la resistenza palestinese, l’Operazione Break the Wave, dall’altro, coincide anche con la stagione della raccolta delle olive. Parte significativa della sicurezza economica e della sovranità alimentare dei palestinesi, la stagione della raccolta delle olive è parte integrante della cultura e della comunità palestinese, ma è anche sotto attacco.

A Sinjil, dove Nofal è stato ucciso, gli attacchi dei coloni contro gli agricoltori palestinesi sono diventati comuni. Nell’aprile di quest’anno, tre agricoltori palestinesi di Sinjil sono stati feriti, compreso il capo del consiglio del villaggio. Questi attacchi sono continuati ogni mese, spesso causando il ferimento degli agricoltori o l’ostruzione attiva dell’accesso alle loro terre e ai loro raccolti. Questi attacchi dei coloni sono un assalto ai mezzi di sussistenza e di sopravvivenza economica dei palestinesi. 

La stagione della raccolta delle olive ha visto solo un’escalation di questi attacchi.

Gli attacchi dei coloni sono in aumento

“Non sappiamo ancora se a sparare a Musab sia stato l’esercito o i coloni”, ha spiegato Elwan. 

La dichiarazione di Elwan evidenzia come i coloni e l’esercito israeliano siano spesso parte dello stesso attacco coloniale ai mezzi di sussistenza e all’esistenza dei palestinesi. Quando i palestinesi rafforzano la loro capacità di resistere agli attacchi dei coloni, è l’esercito israeliano che interviene per punire la loro resistenza. In questo senso, i coloni fungono da avanguardia del processo di colonizzazione e l’esercito fa da supporto. Questo è ben lontano dalla comune designazione mainstream dei coloni come estremisti radicali o anomalie: essi sono infatti parte integrante dei piani di colonizzazione dello Stato.

“I cittadini addestrati che detengono armi nella sfera pubblica contribuiscono alla sensazione di sicurezza”, ha dichiarato il ministro israeliano Gilad Erdan in una relazione del 2018. L’aumento degli avamposti dei coloni ha coinciso anche con l’allentamento della politica israeliana del fuoco aperto e con l’allentamento delle norme sul possesso di armi da fuoco da parte dei civili israeliani. 

Inoltre, l’Amministrazione civile israeliana ha spinto per la legalizzazione degli avamposti agricoli israeliani in Cisgiordania nel settembre di quest’anno. Sia il Ministero della Difesa che il Ministro della Giustizia devono approvarla. Annettendo formalmente le terre palestinesi, i coloni verrebbero visti come cittadini che si difendono dai terroristi palestinesi, piuttosto che come invasori respinti dai legittimi abitanti della terra.

L’anno scorso, il 24 dicembre, Ghadeer Musalma, 55 anni, è stato investito e ucciso da un colono nei pressi di Sinjil, sulla Highway 60. In un incidente simile, nel 2014, anche due bambine (Inas Dar Khalil, 5 anni, e Tuleen Asfour, 8 anni) sono state investite da un colono. Dar Khalil è rimasta uccisa, mentre Asfour ha riportato ferite che dureranno tutta la vita. Nessun colono è stato ritenuto responsabile di questi crimini.

L’armamento dei coloni in Cisgiordania continua a provocare la morte di palestinesi, mentre Israele rimane immune dalla responsabilità diplomatica, politica ed economica internazionale per i suoi crimini quotidiani. Allo stesso tempo, la resistenza palestinese continua a crescere in risposta.

https://mondoweiss.net/2022/11/israeli-army-kills-18-year-old-in-the-town-of-sinjil/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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