Cosa chiedono gli alleati religiosi e di estrema destra di Netanyahu per partecipare al suo governo

Nov 6, 2022 | Notizie

di Haaretz,

Haaretz, 6 novembre 2022. 

Il partito Likud di Netanyahu ha vinto 32 seggi e vorrebbe mantenere almeno la metà dei portafogli ministeriali, ma i suoi alleati hanno vinto collettivamente lo stesso numero di seggi e chiedono diverse posizioni chiave all’interno del nuovo governo

Foto e montaggio: Anastasia Shub / Photos

Quando Benjamin Netanyahu inizierà i negoziati per formare la sua prossima coalizione, dovrà trovare un equilibrio con le richieste dei suoi alleati ultraortodossi e di estrema destra.

Una sfida per Netanyahu è che, mentre il suo partito Likud ha vinto 32 seggi, gli altri potenziali membri della coalizione – Shas, United Torah Judaism e Sionismo Religioso – hanno vinto collettivamente un numero simile di seggi, rendendo difficile per il Likud cercare di detenere portafogli governativi di alto livello.

Con l’inizio dei colloqui preliminari di domenica, come potrebbe essere il prossimo governo di Netanyahu e quali sono le richieste sul tavolo?

Likud

Il partito di Benjamin Netanyahu conta che il suo governo comprenda complessivamente 30 ministri e che 15 di questi provengano dal Likud.

Uno dei temi più significativi dell’ultima campagna elettorale è stata la questione dei processi penali contro Netanyahu. Il primo ministro entrante vuole che il suo partito detenga il Ministero della Giustizia e intende nominare Yariv Levin per questa posizione. Levin è stato uno dei maggiori critici del sistema legale israeliano e la sua nomina segnerà un drastico cambiamento nell’equilibrio di potere tra la magistratura e la Knesset, con un potenziale impatto sulla continuazione del processo a Netanyahu.

Amir Ohana, l’unico membro apertamente gay dei 64 parlamentari appartenenti alla coalizione di governo, è stato indicato come uno dei principali candidati a capo del Ministero degli Esteri. Tale nomina potrebbe essere utile al Governo nel tentativo di sviare l’attenzione mondiale dalle politiche del Governo di estrema destra, che hanno nel mirino gli arabi, la comunità LGBTQ e gli ebrei non ortodossi.

Un elemento di complicazione, tuttavia, potrebbe essere il coinvolgimento di Ohana nel disastro di Meron di due anni fa, avvenuto sotto il suo controllo come Ministro della Pubblica Sicurezza. Una commissione d’inchiesta governativa ha inviato a Ohana una lettera in cui lo avverte che sta esaminando le sue azioni nel periodo precedente al peggior disastro civile di Israele, e questo potrebbe avere un impatto sulla sua prossima nomina.

Un braccio di ferro a tre tra i legislatori del Likud Israel Katz, Eli Cohen e Nir Barakat si sta profilando anche per il controllo del Ministero delle Finanze, ma tutti e tre potrebbero finire a mani vuote se Netanyahu decidesse di affidare il ministero a un altro partito.

La fedele di Netanyahu Miri Regev, una delle sole otto donne che fanno parte della nuova coalizione, dovrebbe prendere la guida del Ministero dei Trasporti, mentre un’altra sostenitrice costante di Netanyahu, Miki Zohar, è favorita per diventare Ministro della Cultura e dello Sport.

Sionismo Religioso

La lista di estrema destra composta da tre partiti – Sionismo Religioso di Bezalel Smotrich, Otzma Yehudit di Itamar Ben-Gvir e il partito anti-gay Noam – ha annunciato che condurrà le trattative con Netanyahu come blocco unico e che entrerà nel Governo solo quando tutti avranno un portafoglio.

Ben-Gvir, l’uomo copertina per il movimento ribelle, ha espresso ripetutamente il suo desiderio di diventare Ministro della Pubblica Sicurezza. Se ciò dovesse accadere, Ben-Gvir sarebbe a capo della stessa polizia che negli anni ha condotto indagini proprio sulle sue azioni. Il commissario di polizia l’anno scorso ha accusato Ben-Gvir di incitare alla violenza – e ora il provocatore di estrema destra potrebbe presto diventare il suo capo.

Smotrich e Ben-Gvir a Sderot lo scorso ottobre. Credit: Eliyahu Hershkovitz

Smotrich, nel frattempo, ha messo gli occhi sul Ministero della Difesa, ma Netanyahu vuole evitare di affidarglielo e preferirebbe vederlo al Ministero dell’Istruzione, in modo che la Difesa possa rimanere nelle mani del Likud.

Avendo ricoperto in precedenza il ruolo di Ministro dei Trasporti, Smotrich potrebbe anche richiedere nuovamente quel portafoglio per il suo partito, ciò che gli darebbe il potere di garantire che i trasporti pubblici non funzionino durante lo Shabbat e che i coloni in Cisgiordania possano avere servizi migliori.

Shas

Il partito ultraortodosso sefardita di Arye Dery arriva ai negoziati in una posizione rafforzata dopo aver ottenuto due seggi in più alle elezioni, arrivando a un numero totale a doppia cifra per la prima volta dal 2012. Dery, uno dei più stretti alleati di Netanyahu, sembra destinato a conquistare quattro portafogli per il suo partito ed è probabile che ritorni al Ministero degli Interni.

Il partito è anche interessato al Ministero dei Servizi Religiosi, ma il suo desiderio potrebbe incontrare la resistenza di Sionismo Religioso. La posizione è particolarmente ambita, in quanto qualsiasi ministro entrante sarebbe responsabile della nomina dei rabbini capo tra otto mesi.

United Torah Judaism

Il nuovo leader del partito, Yitzhak Goldknopf, probabilmente chiederà il Ministero delle Costruzioni e delle Abitazioni, e il partito dovrebbe ricevere inoltre un altro portafoglio chiave. Moshe Gafni, nel frattempo, è destinato a guidare il Comitato delle Finanze della Knesset.

Il leader di United Torah Judaism Yitzhak Goldknopf a Gerusalemme domenica. Credit: Emil Salman

Una delle priorità di Goldknopf è il rafforzamento della posizione dei viceministri. Sebbene non si preveda che l’UTJ punti direttamente al portafoglio del Ministero dell’Istruzione, il partito sta cercando di promulgare una legge che garantisca che un vice ministro possa avere carta bianca sull’istruzione nella comunità ultraortodossa, dove la maggior parte degli studenti non impara la matematica, l’inglese e le scienze.

https://www.haaretz.com/israel-news/2022-11-06/ty-article/.highlight/what-netanyahus-religious-far-right-allies-demand-in-return-for-a-seat-in-his-government/00000184-4c8f-d1b9-a186-4e8fbbe60000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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