L’ascesa dell’estrema destra israeliana

Nov 4, 2022 | Notizie

diBarak Ravid,

Axios, 2 novembre 2022. 

Itamar Ben Gvir si rivolge ai sostenitori nel quartier generale della campagna elettorale a Gerusalemme il 2 novembre. Jalaa Marey/AFP via Getty Images

Uno dei fattori chiave che ha portato alla vittoria il blocco di destra di Benjamin Netanyahu nelle elezioni israeliane di martedì è stata l’ascesa senza precedenti dell’estrema destra.

Perché è importante: Il prossimo governo israeliano comprenderà un gran numero di politici noti per la loro retorica razzista, misogina, ultrareligiosa, antiaraba o anti-LGBTQ.

Guida alle notizie: Per molti anni, Netanyahu si è tenuto a distanza dall’estrema destra, in particolare dal politico suprematista ebreo Itamar Ben-Gvir e dal suo partito Jewish Power.

  • Ma a partire dalle elezioni del 2019, ha coltivato il suo rapporto con i politici di estrema destra mentre lavorava per unire le sue diverse fazioni. A differenza di qualsiasi precedente leader del Likud, Netanyahu ha normalizzato questo rapporto all’interno del suo collegio elettorale.
  • Ben-Gvir e il suo partito hanno visto aumentare i consensi dopo la guerra di Gaza del maggio 2021, che ha visto violenze in aree di Israele dove vivono cittadini sia arabi che ebrei.
  • Quest’anno, poi, un’ondata di attacchi da parte dei palestinesi contro gli israeliani nella Cisgiordania occupata e all’interno di Israele ha dato alla campagna di Ben-Gvir un sostegno ancora maggiore.

Con una campagna incentrata su “legge e ordine” e con la promessa di aumentare la sicurezza personale e di applicare la pena di morte contro i terroristi, Ben-Gvir, che era un politico marginale, ha guadagnato consensi tra nuove fasce di elettori che prima non lo avevano sostenuto.

  • Molti degli elettori di Ben-Gvir sono giovani che votavano per la prima volta, compresi molti soldati e alcuni elettori laici che risiedono in città di classe medio-alta nel centro di Israele.
  • È riuscito anche a far passare al blocco di destra gli elettori che prima sostenevano i partiti centristi.

Cosa dicono: Durante il suo discorso di vittoria di ieri sera, Ben-Gvir ha chiamato sul palco il rabbino Dov Lior, noto per le sue sentenze e la sua retorica religiosa estremista, razzista e misogina.

  • Ha poi elogiato Bentzi Gopstein, un membro del suo partito che è stato squalificato dalle elezioni dalla Corte Suprema a causa delle sue dichiarazioni razziste.
  • A un certo punto del discorso di Ben-Gvir, alcuni dei suoi sostenitori hanno iniziato a cantare “morte agli arabi” e “morte ai terroristi”.

Per chiarire: Ben-Gvir è un seguace e uno studente del rabbino Mair Kahane, noto per la sua retorica razzista. Kahane, assassinato nel 1990, ha fondato il partito Kach, che fino allo scorso maggio è stato designato come organizzazione terroristica dal governo statunitense.

  • Ben-Gvir è stato condannato nel 2007 per sostegno a un’organizzazione terroristica e incitamento al razzismo.
  • Ben-Gvir ha dichiarato di voler istituire un nuovo ministero per incoraggiare l’emigrazione dei “nemici” e delle persone “sleali” nei confronti dello Stato. Ha inoltre dichiarato che cercherà di approvare leggi per l’applicazione della pena di morte contro coloro che definisce “terroristi”.
  • Il partner politico di Ben-Gvir, Bezalel Smotrich, leader del partito Sionismo Religioso, ha una storia di commenti razzisti sui cittadini arabi di Israele. Smotrich ha affermato che l’omicidio di una famiglia palestinese da parte di coloni ebrei non era terrorismo e ha organizzato una parata anti-gay a Gerusalemme.

Tra i partiti di destra c’è anche Avi Maoz, leader di Noam, un partito religioso radicale che si concentra principalmente sull’opposizione ai diritti LGBTQ+.

  • Uno dei membri del partito di Ben-Gvir, Isaac Wasserlauf, era un attivista contro i richiedenti asilo africani. Almog Cohen, un altro membro del partito di Ben-Gvir, ha espresso sostegno all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin.

https://www.axios.com/2022/11/02/israel-election-extreme-far-right-rise-netanyahu-victory

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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