Scienziati di Birzeit e musicisti palestinesi

Ott 25, 2022 | Notizie


La Newsletter dell’Ambasciata di Palestina

Roma, Italia

24 ottobre 2022

III – Non solo vittime 

L’Università di Birzeit, in Palestina, ha reso noto che sei dei suoi professori e ricercatori risultano tra gli scienziati più citati al mondo. Gli accademici che hanno raggiunto queste posizioni sono stati riconosciuti sia per il numero delle loro pubblicazioni che per l’influenza del loro lavoro sulla produzione di conoscenza nei loro campi di studio. La classifica tiene conto sia della durata della carriera accademica di ciascuno, sia della produttività mostrata in particolare modo durante l’anno solare 2021,
L’elenco relativo alle carriere comprende due rappresentanti dell’Università di Birzeit su 11 accademici palestinesi: si tratta di Talal Shahwan della Facoltà di Scienze, e di Afif Akel della Facoltà di Ingegneria e Tecnologia.

Il secondo elenco, che presenta i ricercatori di maggior impatto nel 2021, comprende sei studiosi dell’Università di Birzeit
su 11 palestinesi: parliamo di Majdi Mafarja e Afif Akel della Facoltà di Ingegneria e Tecnologia; Talal Shahwan della Facoltà di Scienze; e Niveen Abu Rmeileh, Rasha Khatib e Abdullatif Husseini dell’Istituto di Salute Pubblica e Comunitaria. Gli elenchi sono stati stilati da un team di ricercatori dell’Università di Stanford e della casa editrice Elsevier, basandosi sugli indicatori bibliometrici della banca dati Scopus, che hanno consentito di classificare i 100.000 scienziati internazionali più citati in tutto il mondo raggruppandoli in 22 campi e 176 sotto-campi scientifici.


Vedi: https://english.wafa.ps/Pages/Details/131262

IV– Musicisti per la Palestina

Lo scorso mese di settembre, i Musicisti per la Palestina hanno rilanciato il loro appello “a sostegno della lotta palestinese per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza”. “Oggi è più che mai importante”, si legge sul sito, “che i musicisti di tutto il mondo parlino con la stessa voce”. “Il sistema di oppressione violenta che Israele dispiega da decenni contro i palestinesi sta ricevendo aiuti economici, militari e politici dal complice Occidente e, di conseguenza, gode di un livello di impunità senza precedenti”, spiegano i musicisti, L’anno scorso, all’indomani delle bombe cadute su Gaza nel mese di maggio, centinaia di artisti avevano firmato la lettera aperta dei Musicisti per la Palestina, che aveva lo scopo di far luce su quanto stava accadendo e di individuare il modo più utile di intervenire. Ciò non ha impedito che quest’estate la Striscia soffrisse altri bombardamenti. Mentre Gaza resta sotto assedio in Cisgiordania aumentano gli insediamenti coloniali, i rifugiati palestinesi sparsi per il mondo continuano a vedersi negare il Diritto al Ritorno sancito dalle Nazione Unite, in molti sono ancora oggi costretti a spostarsi secondo le regole della pulizia etnica, e i prigionieri invecchiano nelle carceri israeliane senza nemmeno un capo d’accusa. E’ per mettere a tacere chi critica questa situazione – denunciano i musicisti – che il regime israeliano prende di mira i giornalisti e gli organi d’informazione. Tuttavia, nonostante le misure repressive, cresce il consenso tra gli esperti internazionali e le organizzazioni per i diritti umani per cui Israele non è solo responsabile dell’occupazione militare e degli insediamenti coloniali, ma anche del crimine contro l’umanità rappresentato dall’Apartheid. “Come musicisti, possiamo contribuire a rompere il muro del silenzio e protestare per le grandi ingiustizie perpetrate contro il popolo palestinese. Molti di noi vengono da o lavorano in Paesi che sono gravemente complici del mantenimento di questo sistema di profonda ingiustizia”, scrivono gli artisti. Per questo, sostengono, è il momento di agire e di declinare gli inviti ad eventi sponsorizzati dallo Stato israeliano o dalle sue lobby. A pensarla così sono in molti, se si considera che più di 900 musicisti hanno risposto all’appello.

Vedi: 

https://musiciansforpalestine.com/2022-statement

https://musiciansforpalestine.com/m4p-allies

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