Israele allenta le restrizioni sui viaggi in Cisgiordania in seguito alle pressioni internazionali

Set 7, 2022 | Notizie

di Hagar Shezaf,

Haaretz, 7 settembre 2022.

I visitatori stranieri in Cisgiordania non dovranno più dichiarare le loro relazioni sentimentali con i palestinesi e la quota di ingresso di studenti e docenti di spicco è stata abolita. Gli Stati Uniti hanno avuto colloqui “tranquilli e coerenti” con Israele negli ultimi mesi, ha dichiarato un funzionario dell’ambasciata statunitense.

Un edificio dell’Amministrazione civile in Cisgiordania. Credit: Amira Hass

Israele ha allentato le restrizioni sui viaggi in Cisgiordania in seguito alle critiche internazionali riguardo alle sue recenti prescrizioni che gli stranieri avrebbero dovuto informare Israele se avevano una relazione sentimentale con qualcuno nei territori palestinesi, così come riguardo ad altre restrizioni sui viaggi degli studenti stranieri.

L’Amministrazione Civile – l’ente israeliano che governa la Cisgiordania – ha pubblicato domenica una versione aggiornata delle sue restrizioni all’ingresso degli stranieri in Cisgiordania.

Sia l’Unione Europea che gli Stati Uniti sono stati in contatto con alti funzionari israeliani per i regolamenti che limitano l’ingresso e il soggiorno dei loro cittadini nel territorio dell’Autorità Palestinese, soprattutto per quanto riguarda le restrizioni accademiche.

Il regolamento rivisto non richiede più che gli stranieri dichiarino le loro relazioni sentimentali con i palestinesi, pone fine alla quota di ingresso in Cisgiordania per gli studenti e i docenti e abolisce una clausola che imponeva ai residenti stranieri di attendere sei mesi prima di richiedere nuovamente un permesso d’ingresso.

Tuttavia, il regolamento aggiornato non alleggerisce la norma che limita le scuole e le università palestinesi ad assumere docenti a condizione che essi siano in possesso di un dottorato e che insegnino determinate materie. Le nuove norme entreranno in vigore a ottobre.

Le nuove condizioni per i docenti e gli studenti di spicco che desiderano visitare la Cisgiordania prevedono che essi presentino un invito ufficiale dell’Autorità Palestinese, ma non specificano quale organo dell’AP debba emettere tali inviti. Agli studenti e ai docenti sarà concesso un permesso di soggiorno in Cisgiordania della durata di un anno, con possibilità di proroga.

Il periodo massimo di insegnamento di un docente straniero in un’università cisgiordana è di cinque anni non consecutivi. Secondo le regole, i docenti stranieri devono partire per un periodo di nove mesi dopo i primi 27 mesi di insegnamento. Gli studenti possono rimanere in Cisgiordania per non più di quattro anni se stanno conseguendo una laurea e per cinque anni se stanno conseguendo un dottorato o un post-dottorato.

Un alto funzionario dell’Ambasciata statunitense a Gerusalemme ha dichiarato domenica che Israele ha assicurato che le nuove restrizioni sono un programma pilota che potrebbe essere modificato nei prossimi due anni.

“Ci aspettiamo che gli israeliani facciano gli aggiustamenti necessari durante questo periodo, per garantire trasparenza e un trattamento equo e paritario, soprattutto per i cittadini statunitensi che si recano in Cisgiordania”, ha dichiarato il funzionario. “Continua a preoccuparci la possibilità che questi regolamenti limitino l’accesso di visitatori, docenti e investitori e continueremo a lavorare col governo israeliano su questo argomento.”

Alla domanda se le nuove regole possano influenzare il piano di esenzione dal visto per gli israeliani che vogliono visitare gli Stati Uniti, il funzionario ha parlato di “percorsi paralleli”.

“Continuiamo a lavorare con Israele per determinare i requisiti per l’esenzione dal visto. È importante per noi che i cittadini americani, compresi i palestinesi americani, godano di privilegi simili a quelli concessi agli israeliani”, ha dichiarato il funzionario.

Secondo questo funzionario, negli ultimi mesi gli Stati Uniti si sono impegnati in contatti “tranquilli e costanti” con il Coordinatore delle Attività Governative nei Territori (COGAT) per quanto riguarda i regolamenti. Si prevede di continuare a farlo anche dopo l’entrata in vigore delle nuove norme. L’amministrazione ha espresso particolare interesse per il processo che consente al coordinatore israeliano nei Territori di decidere se gli invitati nelle istituzioni accademiche palestinesi sono autorizzati a visitare la Cisgiordania.

Diversi Paesi europei hanno criticato Israele per le nuove regole negli ultimi mesi, citando le restrizioni all’ingresso degli studenti e dei partner sentimentali. Hanno anche criticato il fatto che Israele possa decidere se uno straniero che vuole ottenere uno status formale, ma la cui domanda è stata respinta, debba attendere cinque anni prima di fare una nuova domanda.

L’ambasciatore statunitense in Israele Thomas Nides ha dichiarato domenica: “Mi aspetto che il governo israeliano apporti i necessari aggiustamenti durante il periodo pilota, per garantire la trasparenza e un trattamento equo e paritario di tutti i cittadini statunitensi e degli altri cittadini stranieri diretti in Cisgiordania.

A luglio, la delegazione della Commissione Europea in Israele, in rappresentanza dell’UE, ha affrontato le nuove restrizioni e il loro impatto sugli studenti europei che desiderano partecipare al programma di scambio studentesco “Erasmus” in Cisgiordania, programma al quale partecipa anche Israele.

“Poiché Israele stesso trae grandi benefici dal programma Erasmus, la delegazione ritiene che esso debba consentire e non ostacolare l’accesso degli studenti alle università palestinesi”, ha scritto la delegazione, aggiungendo che la questione è stata discussa con Israele ai massimi livelli.

HaMoked, Centro per la Difesa dell’Individuo, ha presentato a giugno una petizione all’Alta Corte di Giustizia contro il regolamento, a nome di 19 firmatari, tra cui famiglie palestinesi che non potranno continuare a vivere insieme, un uomo d’affari e un medico che non potrà continuare un programma di formazione medica.

Lo Stato ha risposto che ha deciso di posticipare l’entrata in vigore delle disposizioni al 5 settembre, perché non sono ancora state prese decisioni su tutte le obiezioni presentate in merito alla procedura. Di conseguenza, l’Alta Corte ha respinto la petizione perché prematura.

“L’Amministrazione Civile ha effettivamente rimosso molti degli elementi più scandalosi dal regolamento, ma il problema di fondo rimane: Israele impedirà a migliaia di famiglie di vivere insieme se uno dei partner è straniero, per evidenti ragioni politiche di ingegneria demografica”, ha dichiarato Jessica Montell, direttore esecutivo di HaMoked.

“L’esercito israeliano si arroga il diritto di microgestire la società palestinese, anche interferendo nella libertà accademica delle università palestinesi”.

https://www.haaretz.com/israel-news/2022-09-07/ty-article/.premium/israel-loosens-west-bank-travel-restrictions-following-international-pressure/00000183-115a-d1c7-a383-515a967e0000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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