Cancelliere tedesco Olaf Scholz, ecco cosa è davvero disgustoso

Ago 21, 2022 | Notizie, Riflessioni

di Amira Hass,

Haaretz, 21 agosto 2022. 

L’Europa e gli Stati Uniti sembrano credere alle calunnie antisemite secondo le quali Israele, in quanto moderna organizzazione interamente ebraica, è una piovra multiarmata onnipotente, che non deve essere irritata.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si gratta la testa mentre arriva alla riunione settimanale del gabinetto tedesco presso la cancelleria di Berlino, la scorsa settimana.Credito: ODD ANDERSEN – AFP

Al di là del diritto internazionale e senza confini: questo è lo spazio infinito in cui Israele conduce la sua guerra continua contro il popolo palestinese.

L’Olocausto di noi ebrei è durato 12 anni, e da allora il sionismo l’ha usato a suo vantaggio. Il non-Olocausto dei palestinesi dura già da 75 anni. E il mondo –in altre parole gli Stati Uniti e l’Europa, con in testa la Germania– non si limita a stare in disparte.

I Paesi autodefiniti illuminati danno ripetutamente il via libera a Israele per continuare a perpetrare il non-Olocausto che ha portato avanti per così tanto tempo. Le loro occasionali e deboli condanne, in assenza di avvertimenti e punizioni diplomatiche, non fanno altro che segnalare a Israele che può continuare ad abusare, umiliare, schiacciare e torturare, bombardare e uccidere, imprigionare ed espellere, rubare terra e acqua. E tutto questo mentre sfrutta in modo vergognoso e cinico le nostre famiglie che sono state assassinate dalla Germania nazista e dai suoi collaboratori. Onorevole cancelliere tedesco Olaf Scholz, è disgustato? Questo è ciò che è veramente disgustoso.

Sono disgustato dalle dichiarazioni oltraggiose del presidente palestinese Mahmoud #Abbas. Per noi tedeschi in particolare, qualsiasi relativizzazione della singolarità dell’Olocausto è intollerabile e inaccettabile. Condanno qualsiasi tentativo di negare i crimini dell’Olocausto.

Olaf Scholz (@Bundeskanzler) 17 agosto 2022

Il Ministro della Difesa Benny Gantz avrebbe fermato il processo di messa fuori legge di sette organizzazioni civili palestinesi, se avesse saputo che i Paesi europei avrebbero imposto una sola sanzione contro Israele. I ladri armati israeliani non avrebbero fatto irruzione negli uffici di queste organizzazioni giovedì scorso e non ne avrebbero saccheggiato il contenuto, se un alto funzionario dell’amministrazione democratica del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden avesse ordinato in anticipo a Gantz di non farlo.

Ma l’Europa e gli Stati Uniti sono forti, capaci ed efficaci nell’imporre varie sanzioni alla nazione occupata, espropriata, espulsa. Come se credessero alle calunnie antisemite secondo cui Israele (in quanto moderna organizzazione ombrello di tutti gli ebrei) è una piovra onnipotente e multiarmata che devono fare attenzione a non irritare.

L’ordine di chiusura sulla porta d’ingresso degli uffici di Defense for Children International Palestine a Ramallah, ieri.Credito: ABBAS MOMANI – AFP

Israele apre costantemente nuovi fronti nella sua prolungata guerra contro il popolo palestinese e sceglie il maggior numero possibile di obiettivi. A tal fine dispone di risorse inesauribili: denaro, soldati, esperti legali, yes-men, cittadini che se ne fregano e falsità che esso avvolge in un mantra di sicurezza e materiali classificati.

Non c’è bisogno di aspettare 50 o 60 anni prima che gli archivi vengano aperti e i documenti rivelino qualche altro piano segreto del governo per un atto orribile presumibilmente perpetrato da singoli individui (come il massacro di Kafr Qasem), o intenzioni diverse da quelle dichiarate (come il Regime Militare imposto ai cittadini arabi di Israele dal 1948 al 1966, che era stato progettato per impedire che tornassero alle loro terre e per completare la nostra presa di possesso di quelle terre).

Anche senza documenti, sappiamo le ragioni per cui Israele vieta l’esistenza di sette organizzazioni civili palestinesi, tra cui importanti organizzazioni per i diritti umani:

1. L’attività delle organizzazioni rafforza il sumud palestinese, (fermezza) di fronte all’occupazione e alla sua invasività.

2. Le informazioni, le testimonianze, i documenti e le analisi fornite da queste organizzazioni costituiscono un’importante base di dati per qualsiasi rivendicazione palestinese contro l’occupazione israeliana nelle sedi legali internazionali, ora e in futuro.

3. Le organizzazioni e i loro attivisti criticano anche l’Autorità Palestinese, le sue pratiche oppressive, i suoi fallimenti nei settori della giustizia sociale e la sua politica neoliberista. Se, malgrado ciò, Israele le perseguita, questo alimenta i sospetti di chi si chiede se anche l’Autorità Palestinese voglia chiuderle. Seminare sospetti e accuse reciproche tra i palestinesi è una pratica comune delle organizzazioni di intelligence israeliane.

Gli uffici dell’Unione dei Comitati Femminili Palestinesi dopo l’incursione delle forze israeliane, la scorsa settimana a Ramallah.Credit ABBAS MOMANI – AFP

4. Le organizzazioni preservano e alimentano lo spirito di unità palestinese che sostituisce la hamula (famiglia allargata), contravvenendo così all’intenzione e alle attività di Israele di sciogliere ed erodere la società palestinese, in modo che ogni persona, o almeno ogni famiglia, sia sola nel confronto con la crudeltà insita nel dominio coercitivo di Israele.

Pur aderendo pubblicamente alla “soluzione dei due Stati”, i Paesi europei non hanno sospeso le relazioni diplomatiche con Israele in risposta al suo  continuo divorare quel che resta della terra palestinese in Cisgiordania, in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Non hanno richiamato i loro ambasciatori, come mezzo per costringere Israele a smettere di imprigionare oltre 2 milioni di persone nella struttura di detenzione chiamata Striscia di Gaza. Non hanno sospeso gli accordi commerciali con Israele, perché fin dal primo giorno degli accordi di Oslo, Israele ha violato il principio fondamentale su cui si basano gli accordi: la Striscia di Gaza e la Cisgiordania sono un’unica unità territoriale.

Questi Paesi non annullano gli accordi commerciali relativi alle armi e ai programmi di spionaggio, perché Israele ha schiacciato e sta schiacciando Gaza con le sue armi e usa mezzi da fantascienza per spiare ogni palestinese dall’età di un’ora fino a dopo la morte. Non limitano l’ingresso degli israeliani nel loro territorio in risposta alle restrizioni di movimento che Israele impone da tempo ai palestinesi e ai loro coniugi.

Le forze israeliane fanno irruzione nell’ufficio dell’ONG Defense for Children International Palestine, confiscando computer e documenti.

Israele continua a distruggere e confiscare attrezzature umanitarie (pannelli solari, condotte idriche e strutture mobili) finanziate dai Paesi europei, ben sapendo che non ci sarà altro che una condanna verbale senza conseguenze. Israele assegna inoltre la terra e l’acqua che ha rubato ai palestinesi ai cittadini ebrei di Gran Bretagna e Francia, Stati Uniti, Canada e Argentina, con la certezza che quei Paesi non puniranno nessuno per questa rapacità.

Dopo la chiusura delle sette organizzazioni, Israele e i suoi obbedienti cittadini ebrei, che traggono profitto da questa rapina ufficiale, continueranno a superare altre linee rosse, a perseguitare altri gruppi della società civile e a mettere a tacere altri attivisti, con la licenza dell’Europa e degli Stati Uniti.

https://www.haaretz.com/israel-news/2022-08-21/ty-article/.highlight/german-chancellor-olaf-scholz-this-is-whats-really-disgusting/00000182-bfb0-dc1b-a197-bffda9410000

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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