La polizia israeliana attacca un altro funerale palestinese a Gerusalemme

Mag 18, 2022 | Notizie

di Yumna Patel,  

Mondoweiss, 17 maggio 2022.  

Palestinesi in lutto portano il corpo di Walid al-Sharif, 23 anni, morto per le ferite riportate il mese scorso durante gli scontri con la polizia israeliana nel complesso della moschea di Al-Aqsa, punto nevralgico di Gerusalemme, il 16 maggio 2022 davanti alla Cupola della Roccia nel complesso di Al-Aqsa. (foto da Wafa via Apa Images)

Lunedì sera, la polizia israeliana ha attaccato il funerale del palestinese Walid al-Sharif, ucciso a Gerusalemme Est occupata, ferendo decine di partecipanti al funerale.

Al-Sharif, 23 anni, era stato colpito alla testa da un proiettile di acciaio rivestito di gomma, sparato dalle forze israeliane il 22 aprile, durante un assalto israeliano al complesso della Moschea di Al-Aqsa nel mese sacro del Ramadan, un episodio che ha lasciato decine di persone ferite.

Le riprese video dell’assalto del 22 mostrano le forze israeliane che irrompono nel complesso e sparano verso la folla. Dopo uno sparo nella sua direzione, si vede al-Sharif cadere a terra e rimanere immobile, prima che le forze israeliane lo trascinino via.

Nonostante il filmato e le testimonianze dei presenti e della famiglia di al-Sharif, la polizia israeliana ha negato di avergli sparato, sostenendo che è morto per le ferite riportate dopo essere caduto a terra. Vari testimoni e Al Jazeera hanno riferito che le autorità dell’ospedale israeliano “si sono rifiutate di pronunciarsi sulla precisa causa della morte.”

Nelle ultime tre settimane Al-Sharif era stato in condizioni critiche in ospedale, finché è poi morto per le sue ferite il 14 maggio. Le forze israeliane hanno trattenuto il suo corpo prima di restituirlo lunedì alla famiglia per la sepoltura.

Secondo i media locali, migliaia di palestinesi si sono radunati presso la moschea di Al-Aqsa, dove il corpo di al-Sharif era stato portato dalla famiglia, per celebrare la preghiera funebre.

Dopo la preghiera, migliaia di partecipanti al funerale hanno trasportato il corpo dalla moschea a un cimitero fuori dalla Città Vecchia.

I video condivisi sui social media hanno mostrato le forze di polizia israeliane pesantemente armate che attaccavano il corteo funebre mentre si spostava dal complesso di Al-Aqsa al cimitero.

Secondo il reporter di Al Jazeera Wajd Waqfi, la polizia israeliana ha attaccato i partecipanti al funerale impedendo loro di portare le bandiere palestinesi e ha arrestato decine di palestinesi. La polizia israeliana ha dato notizia di 20 arresti.

La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito che 71 palestinesi sono stati feriti da proiettili di acciaio rivestiti di gomma, granate stordenti e percosse. Almeno 13 persone sono state ricoverate in ospedale.

Almeno uno dei feriti è in gravi condizioni dopo essere stato colpito all’occhio da un proiettile di acciaio rivestito di gomma. Il ferito sarebbe Nader al-Sharif, un parente del defunto.

Nader al-Sharif

Il centro informazioni Wadi Hilweh di Silwan ha dichiarato che Nader al-Sharif è in condizioni critiche ed è in cura presso l’ospedale Shaare Zedek di Gerusalemme. Il centro Wadi Hilweh ha aggiunto che le forze israeliane hanno fatto irruzione nella sua stanza d’ospedale e hanno costretto i suoi familiari a uscire.

L’attacco della polizia israeliana al corteo funebre ha scatenato scontri a Gerusalemme Est che si sono protratti fino a notte fonda, con palestinesi che hanno lanciato pietre e fuochi d’artificio verso le forze israeliane.

La polizia israeliana ha riferito che sei agenti sono stati feriti e ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che le sue forze “hanno agito con determinazione contro centinaia di trasgressori della legge e di violenti rivoltosi che… hanno intrapreso azioni violente contro le forze di polizia mettendo in pericolo le loro vite”.

Sia i leader palestinesi che quelli giordani hanno condannato l’attacco al funerale, che è avvenuto pochi giorni dopo che la polizia israeliana aveva attaccato il funerale della giornalista palestinese uccisa Shireen Abu Akleh a Gerusalemme Est.

L’attacco al funerale di Abu Akleh, che è stato ampiamente trasmesso anche in televisione, ha suscitato indignazione in tutto il mondo, mentre i video della polizia israeliana che attaccava i portatori della bara venivano diffusi sui social media.

La polizia israeliana ha affermato di essere stata attaccata con lanci di pietre, anche se le sue affermazioni sono state smentite dai filmati e dai testimoni oculari.

Nuovi filmati diffusi dall’ospedale St Joseph di Gerusalemme, da dove è partito il corteo funebre di Abu Akleh, hanno mostrato decine di poliziotti pesantemente armati che facevano irruzione nell’ospedale, compreso il pronto soccorso, durante il funerale, aggredendo il personale medico, i pazienti e i partecipanti al lutto.

Altri filmati delle telecamere di sicurezza hanno mostrato la polizia che sparava una granata fumogena in direzione dell’ospedale prima di fare irruzione all’interno.

L’ospedale ha detto di aver contattato uno studio legale per “esaminare la possibilità di sporgere una denuncia contro le autorità israeliane di occupazione per le violenze della polizia”, secondo quanto riferito da Wafa News.

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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