I palestinesi nei villaggi della Cisgiordania svolgono votazioni comunali di protesta contro il rinvio delle elezioni generali

Dic 15, 2021 | Notizie

di News Wires,

Agence France-Press, 11 dicembre 2021. 

I palestinesi nella Cisgiordania occupata da Israele hanno votato sabato per le elezioni comunali, boicottate però dal maggior partito di opposizione (Hamas, i governanti islamisti di Gaza) in segno di protesta contro il rinvio a data da destinarsi delle elezioni generali. 

Una palestinese inserisce la sua scheda elettorale per le elezioni comunali, vicino Jenin nella Cisgiordania occupata da Israele, 11 dicembre 2021. © Mohamad Torokman, Reuters

Da 15 anni non si svolgono né elezioni legislative né presidenziali nei Territori Palestinesi, mentre l’ultimo voto comunale, anch’esso boicottato da Hamas, si è svolto nel 2017.

Dei 376 villaggi della Cisgiordania, 60 non hanno presentato candidati e altri 162 avevano una sola lista, per cui solo 154 villaggi hanno votato veramente sabato scorso.

Il portavoce della Commissione Elettorale Centrale palestinese, Fareed Taam Allah, ha detto ad AFP (Agence France-Press) che i seggi elettorali erano stati aperti in tutti i villaggi in cui si doveva votare sabato.

Maslama Srour, un elettore di 26 anni di Nilin, un villaggio vicino Ramallah, ha espresso la speranza “che queste elezioni portino a un’elezione presidenziale così che si possa scegliere un presidente che ci rappresenti e un nuovo governo”. 

Srour ha detto ad AFP: “Non vogliamo lo stesso governo, vogliamo vedere qualcosa di nuovo, speriamo di vedere dei cambiamenti, gente nuova, soprattutto giovani”.

I seggi elettorali sono stati chiusi alle 19:00, con il voto di circa il 65% degli aventi diritto, secondo il comitato elettorale.

I risultati saranno annunciati domenica pomeriggio.

Questo è stato il primo passaggio di un processo in due fasi, le città e i centri abitati maggiori voteranno a marzo 2022.

Le elezioni comunali sono generalmente considerate irrilevanti, dato che la maggior parte dei candidati si presentano come indipendenti e Hamas non partecipa.

Sono “ininfluenti politicamente perché si svolgono in villaggi anziché nelle grandi città” e sono “inutili” in assenza di Hamas, ha detto l’analista politico Jihad Harb.

Il gruppo militante, che governa Gaza dal 2007, sta boicottando il voto per protesta contro il rinvio sine die fatto dal presidente Mahmud Abbas delle elezioni politiche e presidenziali che erano programmate per l’inizio di quest’anno.

Gli islamisti erano in procinto di vincere le elezioni parlamentari, e questa è stata vista come la vera ragione della sospensione delle elezioni fatta all’ultimo momento da Abbas, che ha invece l’ha motivata con il rifiuto di Israele di permettere il voto nella Gerusalemme est.

Il mandato presidenziale di Abbas sarebbe dovuto scadere nel 2009.

Hamas e Fatah, il partito laico guidato dall’86enne Abbas, sono ai ferri corti dal 2007 quando gli islamisti presero Gaza dopo una settimana di scontri mortali.

https://www.france24.com/en/middle-east/20211211-palestinians-in-west-bank-villages-hold-municipal-polls-in-protest-of-election-postponement

Traduzione di Elisabetta Valento – AssoPacePalestina

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