Difensori dei diritti umani palestinesi tacciati di terrorismo

Ott 25, 2021 | Notizie

da Palestine Deep Dive,

25 ottobre 2021.   

Queste sono solo alcune delle numerosissime condanne suscitate in tutto il mondo dalla recente dichiarazione di Israele nei riguardi delle ONG palestinesi per i diritti umani.

Al Jazeera

Perché Israele sta cercando di criminalizzare la società civile palestinese

La dottoressa Yara Hawari scrive: “La designazione da parte di Israele di sei ONG palestinesi come ‘organizzazioni terroristiche’ cerca di minare la lotta palestinese per la libertà”.

“Le sei organizzazioni mirate sono: Addameer Prisoner Support and Human Rights Association, Al-Haq, Bisan Center for Research and Development, Defense for Children International-Palestine (DCI-P), Union of Agricultural Work Committees (UAWC) e Union of Palestinian Women’s Committees (UPWC).”

“Questo attacco alle organizzazioni palestinesi non sta emergendo dal nulla. È l’ultima escalation della campagna sistematica di Israele, che è in corso da oltre sette decenni, per soffocare la società civile palestinese”.

The Nation

La nuova campagna per diffamare i difensori dei diritti umani palestinesi come terroristi

Mohammed El-Kurd scrive: “Sia l’opinione pubblica palestinese che la comunità internazionale fanno molto affidamento su tutte queste organizzazioni per dati e analisi sulle violazioni dei diritti umani subite dai palestinesi in tutta la regione”.

“Mentre i gruppi dedicati alla protezione della vita e dei diritti dei palestinesi hanno subito a lungo una serie di attacchi al loro diritto di difendere e persino di esistere (più di recente, sotto forma della draconiana legge “Antiterrorismo” del 2016, che sostituisce ed espande la legislazione britannica contro il dissenso), la criminalizzazione delle organizzazioni della società civile palestinese da parte dell’autorità di occupazione israeliana si è intensificata negli ultimi mesi”.

“In effetti, mesi prima di questa decisione, queste organizzazioni e i loro dipendenti hanno affrontato ripetuti attacchi volti a soffocare ogni critica e resistenza al regime israeliano”.

The Intercept

Gruppi per i diritti palestinesi che documentano gli abusi israeliani etichettati come “terroristi” da Israele

Robert Mackey scrive: “Michael Sfard, un avvocato israeliano per i diritti umani, ha definito la decisione di mettere al bando i gruppi per i diritti “una dichiarazione di guerra” all’intera comunità dei diritti umani in Palestina, in Israele e nel mondo.

“È un atto che i governi Netanyahu non hanno osato compiere, ed è stato eseguito senza presentare al pubblico alcuna prova delle accuse fatte. È difficile sfuggire all’impressione che questa sia una mossa tirannica volta ad annientare la società civile palestinese per il suo impegno nella lotta contro l’occupazione israeliana e l’apartheid”.

“L’assenza di qualsiasi prova ha portato alcuni attenti osservatori a ipotizzare che la decisione possa essere basata su una ricerca condotta dal gruppo sionista settario NGO Monitor, che ha fatto pressioni con successo su donatori stranieri per tagliare i fondi ai gruppi per i diritti dei palestinesi sostenendo che alcuni dei loro dipendenti sono collegati a partiti politici palestinesi con bracci armati”.

Middle East Eye

Parlamentari progressisti statunitensi criticano la mossa di Israele di etichettare le ONG palestinesi come gruppi “terroristi”

“Questo non è altro che un tentativo di mettere a tacere i sostenitori dei diritti dei palestinesi”

(Betty McCollum, rappresentante alla Camera degli Stati Uniti).”

“La deputata Rashida Tlaib, la prima donna palestinese americana eletta al Congresso, ha definito le designazioni terroristiche come “grossolanamente antidemocratiche e pericolose”, chiedendo tagli agli aiuti USA a Israele”.

“Anche il deputato Lowenthal ha criticato la mossa di Israele, affermando che “la repressione delle voci dissenzienti in Cisgiordania è controproducente e inaccettabile“.

Human Rights Watch

Israele/Palestina: i gruppi per i diritti dei palestinesi designati come terroristi

“Human Rights Watch e Amnesty International, che lavorano a stretto contatto con molti dei gruppi, hanno affermato in una dichiarazione congiunta:

“Questa decisione spaventosa e ingiusta è un attacco del governo israeliano al movimento internazionale per i diritti umani.

Per decenni, le autorità israeliane hanno sistematicamente cercato di mettere a tacere il monitoraggio dei diritti umani e punire coloro che criticano il suo dominio repressivo sui palestinesi. Mentre i membri del personale delle nostre organizzazioni hanno affrontato espulsioni e divieti di viaggio, i difensori dei diritti umani palestinesi hanno sempre sopportato il peso maggiore della repressione.

Questa decisione è un’escalation allarmante che minaccia di chiudere il lavoro delle più importanti organizzazioni della società civile palestinese. Il fallimento decennale della comunità internazionale nel contestare le gravi violazioni dei diritti umani israeliane e imporre sanzioni significative ha incoraggiato le autorità israeliane ad agire in questo modo sfacciato”.

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