21 marzo, ore 18. Terzo appuntamento online per Mahmoud Darwish: poeti e musicisti, italiani e palestinesi, leggono e interpretano i suoi versi

Mar 20, 2021 | Iniziative

“Buon compleanno Mahmoud Darwish poeta del mondo”

domenica 21 marzo 2021 ore 18

conducono

Nabil Salameh (Radiodervish) e Massimo Colazzo

Terzo appuntamento in diretta on line

in occasione della Giornata internazionale della Poesia

a cura di AssoPacePalestina

Mahmoud Darwish è stato il più importante poeta palestinese e uno dei maggiori poeti

contemporanei a livello internazionale. La sua poesia e le sue opere trascendono la sua identità ed

hanno valore universale.

Per ricordarlo, esattamente a ottant’anni dalla sua nascita e tredici anni dopo la sua morte,

AssoPacePalestina ha promosso tre occasioni di incontro con la sua vita e la sua poesia. Il primo

incontro, il 13 marzo giorno della sua nascita nel 1941, e il secondo, con la proiezione del docufilm

“Mahmoud Darwich – Et la terre, comme la langue”, hanno riscosso una grande partecipazione da

parte del pubblico.

Il terzo e ultimo incontro è il 21 marzo in occasione della Giornata internazionale della Poesia.

Poeti e musicisti, italiani e palestinesi, si uniscono in un omaggio a Darwish, leggendo e

interpretando i suoi versi. L’appuntamento, condotto da Nabil Salameh (Radiodervish) e Massimo

Colazzo, vede la partecipazione di Mohammad Bakri, Nai Barghouti, Marcel Khalife, Tommaso di

Francesco, Moni Ovadia, Giuliano Scabia, Alberto Masala, Donatella Allegro, Omar Suleiman,

Dalal Suleiman , Bayan Shbib e Ramzy Abu Radwan (AlKatmandjati).

Coordinano l’incontro Luisa Morgantini e Stefano Casi, con la collaborazione di Wasim Dahmash e

Simone Sibilio.

In diretta sulle pagine di AssopacePalestina:

Facebook: https://www.facebook.com/assopace.palestina

Youtube: https://youtube.com/channel/UCVNJv6f687eQqVUgvlMP9Bw

Per info

Laura Lisci cell.335 6495222

Maria Di Pietro cell.377 6699284

Email: sognogiglibianchi@gmail.com

SCHEDE DEI PARTECIPANTI

Ramzy Abu Radwan (1979) e nato nel campo profughi di Al Amari, compositore e arrangiatore palestinese,

suona la viola e il buzuq. Ha fondato nel 2002 il centro musicale Al Kamandjati, prima in Francia (dove ha

perfezionato lo studio della viola) e poi nel 2004 in Palestina. Lo scopo principale del centro, di cui Abu

Radwan e presidente, e creare scuole di musica per i bambini palestinesi, in special modo per quelli piu

vulnerabili, nei campi profughi. Il centro vanta inoltre una vasta rete di collaborazioni con numerosi e noti

musicisti internazionali. Inoltre, Abu Radwan e il fondatore e il leader del Dal’Ouna Ensemble e il fondatore

e direttore artistico del Palestine National Ensemble of Arabic Music.

Donatella Allegro (1981) attrice, speaker, regista e formatrice con teatri nazionali e compagnie private.

Attiva nell’ambito dell’associazionismo femminista, nella divulgazione storica e sui temi dei diritti. E

attualmente impegnata in una produzione di teatro-documentario con Lola Arias e in diversi progetti della

compagnia Cantieri Meticci. E socia fondatrice di Amleta.

Mohammad Bakri (1953) attore, regista e sceneggiatore palestinese con cittadinanza israeliana. Ha lavorato

come protagonista in numerosi flm diretti da registi israeliani, palestinesi, italiani ed europei. Bakri per anni

e stato considerato uno dei pochi attori ad aver goduto di un ampio successo sia in Israele sia in Palestina.

Nel 2002, il suo documentario Jenin, Jenin, girato nel campo profughi raso al suolo dall’invasione militare

israeliana, gli ha causato problemi legali durati piu di 19 anni fno alla condanna alla distruzione dei cd e la

proibizione alla proiezione del suo docu-flm in Israele.

Nai Barghouti, cantante, compositrice e suonatrice di fauto. L’artista palestinese giovanissima, a soli 14

anni, ha iniziato la sua carriera di cantante. Barghouti e famosa soprattutto per aver iniziato a esplorare la

relazione tra il canto arabo classico (tarab) e il jazz. “Trovo che l’infuenza dei suoni mediorientali sul jazz non

sia mai discussa, ma esiste. Ora, non sto cercando solo di mescolare le due cose. Sto lavorando per creare un

terzo suono che armonizzi i due suoni dalle loro radici invece di forzarli insieme”.

Stefano Casi (1962) vicepresidente di AssoPacePalestina, ha curato il libro Ci conducono gli ulivi. Diario di

viaggio in Palestina (ed. AssoPacePalestina, 2014) ed e stato direttore artistico della prima edizione del Nazra

Palestine Short Film Festival (2017). E saggista, giornalista, sceneggiatore e direttore artistico di Teatri di Vita

di Bologna, dove nel 2013 ha realizzato il festival “Cuore di Palestina”.

Massimo Colazzo (1970) eclettico raccontastorie: radio, audiolibri, voice over in documentari storici e

naturalistici. Ideatore e organizzatore, con Pangea Arti e Culture, del “Transmediterranea Festival”. Tra le

tante iniziative di cui e stato ideatore e promotore si segnalano Reading Chain – letture per (r) esistere,

iniziativa web di promozione e diffusione della lettura, e la serie, di cui e anche conduttore, in sei puntate

intitolata “Sensi”, incursioni monografche artistico-letterarie in musica sui cinque sensi, in onda su

Tradiradio, la radio della Rete Italiana di Cultura Popolare.

Wasim Dahmash (1948) palestinese, si occupa di editoria, dirige le Edizioni Q che, nella collana Zenit,

pubblicano opere di autori palestinesi tradotte in italiano. Di recente e stato ristampato Stato d’assedio di

Mahmud Darwish.

Tommaso Di Francesco (1948) poeta, scrittore e giornalista. Lavora per “Il Manifesto”, quotidiano del cui

collettivo editoriale fa parte fn dalla fondazione nel 1969 e di cui e stato redattore di politica estera, fno a

diventarne condirettore nel 2014. Poeta e romanziere, autore di decine di poesie e racconti pubblicati su

riviste italiane e straniere, ha curato inoltre importanti antologie.

Marcel Khalife (1950) compositore, cantante e suonatore di oud. L’artista libanese ha svolto anche attivita di

insegnante presso il conservatorio di Beirut. Nel 1976 ha creato Al Mayadeen Ensemble in cui la musica araba

tradizionale si unisce a elementi occidentali, come il pianoforte, e alla poesia araba moderna. Una

straordinaria combinazione che l’ha reso celebre in tutto il mondo anche grazie a canzoni quale Ummi

(Madre mia) e Jawaz al-safar (Passaporto), basate sulle poesie di Mahmoud Darwish. Nel 2011, una nuova

collaborazione familiare debutto al Beirut Music & Art Festival sotto il nome di “Marcel, Rami & Bachar

Khalife”. Il concerto mostro una fusione di musica orientale, elettronica, classica e percussiva composta dal

trio. Nel 2005, Khalife e stato nominato Artista per la Pace dall’UNESCO.

Alberto Masala (1950) poeta e scrittore plurilingue, ha pubblicato volumi in Italia, Usa e Francia; sue poesie

sono presenti in numerose antologie in vari paesi. Nelle sue performance spesso agisce insieme a musicisti di

diverse provenienze. E traduttore di autori come Kerouac, Ferlinghetti, Pey, Malina, Mereu, Hawad, Zurita.

Nel suo percorso, oltre la direzione di progetti artistici in Europa (Berlino, Amsterdam, Salonicco, Bologna,

Sardegna), anche performance, teatro, cinema, radio.

Luisa Morgantini (1940) fondatrice e presidente di AssoPacePalestina. Prima donna eletta, nel 1974, nella

segretaria del sindacato metalmeccanico (FLM). Dal 1980 al 1990 e stata coordinatrice dell’associazione Italia-

Nicaragua. Dal dicembre 1980 e per circa un anno e stata volontaria per la FLM a Teora nel terremoto

dell’Irpinia, dove ha fondato la Coop di Donne la meta del Cielo. Dal 1999 al 2009 al Parlamento Europeo e

stata Presidente Commissione Sviluppo, della delegazione con la Palestina e Vicepresidente del Parlamento

Europeo. A partire dal 1982, ossia dal massacro di Sabra e Chatila, la questione palestinese e entrata

prepotentemente nella sua vita. Nel 2004 ha ricevuto il premio di Archivio Disarmo, Colombe per la pace,

nel 2005 e stata candidata dal governo svizzero con altre 1000 donne del mondo al Nobel per la Pace.

Moni Ovadia (1946) attore, cantante, musicista e scrittore. Dopo una laurea in scienze politiche diede avvio

alla sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Nei

primi anni ’70 fonda il Gruppo Folk Internazionale, poi Ensemble Havadia, dove suona il violino, la chitarra

e la tromba, suonando un nuovo (per l’epoca) genere musicale, che oggi potremmo defnire folk-progressivo.

Esordisce a teatro nel 1984 prima in collaborazione con artisti della scena internazionale e poi proponendo se

stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare. Filo

conduttore dei suoi spettacoli e della sua vasta produzione discografca e libraria e la tradizione composita e

sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui si sente fglio e

rappresentante.

Nabil Salameh (1962) cantautore e giornalista palestinese fondatore prima del gruppo musicale Al Darawish

(1988-97) e poi, nel 1997, di Radiodervish. Dal 1998 al 2007 ha lavorato come corrispondente in Italia per

l’emittente internazionale Al Jazeera. Docente di Etnomusicologia e Culture Europee ed Extraeuropee al

conservatorio “Tito Schipa” di Lecce. Traduttore di diverse opere poetiche della letteratura araba e relatore

in molte conferenze sulla cultura e sulla musica del mondo arabo.

Giuliano Scabia (1935) scrittore, poeta e drammaturgo che ha narrato i propri testi a teatro, e stato uno dei

protagonisti della nascita del Nuovo Teatro in Italia, librettista per Luigi Nono, ideatore delle grandi

esperienze di animazione (come Marco Cavallo all’ospedale psichiatrico di Trieste) e del Teatro Vagante. E

autore di numerosi volumi di poesie e narrativa (tra cui il romanzo “Nane Oca”, 1992). Ha insegnato

Drammaturgia all’Universita di Bologna.

Bayan Shbib, regista teatrale, insegnante e attrice palestinese dell’ASHTAR Theatre, un’organizzazione noproft

fondata nel 1991 a Gerusalemme e che e stata la prima organizzazione di formazione teatrale per i

giovani in Palestina. Nel 2014 ha diretto The Gaza Monologues.

Simone Sibilio (1979) ricercatore di lingua e letteratura araba presso l’Universita Ca’ Foscari di Venezia. Le

sue principali aree di ricerca sono la letteratura contemporanea, la questione palestinese, la traduzione

letteraria. Tra le sue maggiori pubblicazioni, Nakba. La memoria letteraria della catastrofe palestinese (Edizioni Q,

II, 2015); In guerra non mi cercate. Poesia araba delle rivoluzioni e oltre (in collaborazione con O. Capezio, E. Chiti

e F.M. Corrao, Le Monnier, 2018). Ha tradotto numerosi poeti arabi contemporanei tra cui Muhammad al-

Fayturi, Talal Haidar e i palestinesi Ghassan Zaqtan e Fatena al-Ghurra. E in uscita un suo volume sulla

poesia araba moderna e contemporanea per l’Istituto per l’Oriente di Roma. E il direttore artistico del Nazra

Palestine Short Film Festival.

Dalal Suleiman, attrice napoletana di origini palestinesi, studia recitazione a Napoli con Carlo Cerciello.

Successivamente inizia a lavorare al teatro stabile Mercadante e contemporaneamente lavora su testi di

autori palestinesi portando in scena storie della terra di origine. Si trasferisce a Roma dove lavora anche nel

doppiaggio.

Omar Suleiman, nato a Nisfjubeil un paesino rurale vicino Nablus. Da molti anni vive a Napoli, e da sempre

impegnato nella diffusione della cultura palestinese prediligendo le arti del teatro e della cucina. In

particolare da anni porta in scena come attore e produttore riadattamenti ispirati alle opere di scrittori e

poeti palestinesi. E’ proprietario e gestore del “Caffe Arabo” e del relativo ristorante.

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