Chiusura del confine di Rafah: per quanto tempo? La chiusura delle frontiere è una tragedia per la popolazione di Gaza

Gen 27, 2021 | Notizie

dal: Palestinian Center for Human Rights (PCHR),

pchrgaza, 26 gennaio 2021. 

La continua chiusura del confine di Rafah per i Palestinesi di Gaza è una vera tragedia per migliaia di Palestinesi che hanno urgente bisogno di recarsi all’estero e per coloro che desiderano tornare a casa nella Striscia di Gaza.

Le conseguenze della chiusura delle frontiere sono state particolarmente tragiche per questi gruppi di persone: pazienti indirizzati per cure mediche agli ospedali egiziani; studenti iscritti a università estere; persone con residenza all’estero; persone che lavorano all’estero; imprenditori con visti di viaggio. Inoltre, migliaia di Palestinesi all’estero che desiderano tornare a casa soffrono a causa della chiusura del confine: si tratta per lo più di pazienti che hanno concluso il loro trattamento all’estero, di studenti e altri cittadini che desiderano tornare nella Striscia di Gaza.

Secondo l’Autorità per le Frontiere e gli Attraversamenti presso il ministero dell’Interno, almeno 20mila persone si sono registrate per viaggiare. Tuttavia, questo numero non riflette il numero reale di persone che hanno bisogno di spostarsi, perché molti hanno perso la speranza di viaggiare nel prossimo futuro e si sono astenuti dal registrarsi presso il ministero, visto che coloro che si sono registrati da mesi non hanno potuto viaggiare fino ad oggi. Secondo una verifica del PCHR, il confine di Rafah è stato completamente chiuso per due mesi, anche se è stato aperto sporadicamente e per pochi giorni alla volta, a partire dalla sua chiusura iniziale nel marzo 2020 a causa della pandemia di coronavirus.

Il PCHR apprezza la necessità di misure per frenare la diffusione del coronavirus; tuttavia, il Centro crede che dovrebbe essere mantenuto un equilibrio tra le precauzioni sanitarie e le esigenze umanitarie, soprattutto per coloro che hanno bisogno di viaggiare con urgenza. Inoltre, quasi tutti i paesi del mondo, compreso l’Egitto, hanno aperto i propri confini e i porti attenendosi agli standard che tutelano la salute pubblica e le esigenze umanitarie delle popolazioni.

Il PCHR ricorda che la sofferenza della popolazione di Gaza è in primo luogo il risultato della chiusura illegale e disumana di Israele, una forma di punizione collettiva praticata contro due milioni di Palestinesi. Le autorità israeliane, in quanto forza di occupazione, devono porre immediatamente fine alla chiusura della Striscia di Gaza e consentire la libertà di movimento di persone e merci, poiché la chiusura è una flagrante violazione del Diritto Internazionale Umanitario e costituisce un crimine contro l’umanità.

È anche dovere delle Alte Parti contraenti delle Convenzioni di Ginevra del 1949 obbligare le autorità di occupazione ad attenersi al Diritto Internazionale Umanitario e ad aprire completamente e senza restrizioni tutti i confini di Gaza, compreso il valico di Beit Hanoun “Erez” che è l’unico passaggio che unisce geograficamente la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est occupata; deve essere inoltre consentito alla popolazione di Gaza di viaggiare liberamente tra le città palestinesi e all’estero.

Il PCHR, oltre a ribadire i legami unici e storici della Striscia di Gaza con l’Egitto,

· Invita il governo egiziano, come vicino e affine Stato arabo, a rispondere ai bisogni umanitari degli abitanti di Gaza e ad aprire il confine di Rafah per fermare il catastrofico deterioramento delle loro condizioni di vita causato dalla chiusura israeliana;

· Invita il governo egiziano a proporre un meccanismo adeguato per garantire che il confine rimanga aperto per il movimento dei Palestinesi da e verso la Striscia di Gaza, con le precauzioni necessarie per fermare la diffusione del coronavirus; tenendo presente che il Ministero della Salute di Gaza esegue test Covid-19 per tutti i viaggiatori da e per la Striscia di Gaza e fornisce loro un certificato medico.

Traduzione di Donato Cioli – AssopacePalestina             

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