Su Wikipedia, Israele sta perdendo la sua battaglia contro la parola ‘apartheid’

Dic 3, 2020 | Notizie

di Omer Benjakob,

Haaretz, 29 novembre  2020. 

Il piano di pace di Trump e l’annessione strisciante della Cisgiordania da parte di Israele stanno indebolendo uno dei più importanti punti della diplomazia pubblica di Israele su uno dei più importanti contesti in rete

Dimostranti palestinesi si scontrano con i soldati israeliani durante una protesta contro gli insediamenti ebraici nella Valle del Giordano. 24 novembre 2020. Jaafar Ashtiyeh / AFP

Su Wikipedia sta cambiando l’opinione condivisa sul fatto che l’occupazione israeliana della Cisgiordania non costituisca una forma di apartheid. La fondatezza di stabilire un’analogia fra Israele e il regime di apartheid del Sudafrica è stata da lungo tempo oggetto di dibattito su Wikipedia, ma il nuovo articolo intitolato “I bantustan della Cisgiordania” svela che ci sono crepe nelle intese editoriali rimaste valide per quasi un decennio nell’enciclopedia online con redattori volontari.

Su Wikipedia c’è stata per quasi 15 anni una voce su  “Israel and the apartheid analogy” [Israele e l’analogia dell’apartheid]. Ma redattori attivi in questo campo hanno detto ad Haaretz che la nuova voce che stabilisce un paragone diretto fra il controllo israeliano della Cisgiordania e le enclave solo per neri sudafricane indica un potenziale cambiamento degli equilibri dell’enciclopedia, dove i fatti sono decisi dall’accordo di gruppi diversi di redattori volontari.

I redattori fanno notare che il solo fatto che una nuova voce [dell’enciclopedia] con un titolo così controverso sia sopravvissuto a una proposta di rimozione mostra quanto gli eventi politici del mondo reale, cioè il piano per il Medio Oriente di Donald Trump e la promessa del primo ministro Benjamin Netanyahu di annettere parti della Cisgiordania stiano indebolendo la base effettiva di uno dei punti più importanti del dibattito diplomatico pubblico di Israele. Secondo questo punto, Israele sosterrebbe la soluzione dei due Stati e, almeno in teoria, ambirebbe a stabilire uno Stato sovrano palestinese in parti della Cisgiordania.

“Il piano di Trump ha fatto uscire tutto allo scoperto,” dice il redattore che ha inaugurato la voce e che usa il nome online Oncewhile. “Gli ultimi 25 anni di colloqui di pace hanno dato un’idea di quali briciole venissero lasciate sul tavolo per i palestinesi, ma quelle erano ‘fughe di notizie,’ non proposte concrete.”

Spiegando come gli sviluppi recenti abbiano facilitato il nuovo articolo sui “bantustan”, il redattore aggiunge che dopo la presentazione del piano di Trump, “Il successivo dibattito sull’annessione ha originato molte pubblicazioni affidabili che descrivono ciò che il governo israeliano sta pianificando per la popolazione palestinese da esso assoggettata. Di conseguenza non è più credibile sostenere che il governo israeliano non preveda di rinchiudere i palestinesi in enclave isolate. Questo è il motivo dell’esito del dibattito sulla cancellazione [della voce].”

Ma Jack Saltzberg, il direttore di Israel Group, un gruppo di pressione filo-israeliano che si interessa anche di Wikipedia, non è d’accordo. “Questo è semplicemente un altro esempio di un redattore antiisraeliano che crea un articolo con l’unico scopo di diffondere informazioni negative e inaccurate su Israele. Sì, è un fatto importante, ma non nuovo,” dice. “È un fatto importante perché Wikipedia è importante, dato che molti, specialmente studenti, traggono immediatamente le loro informazioni da Wikipedia. Ma non è nuovo. È sempre successo,” e aggiunge che “è praticamente impossibile creare un nuovo articolo se presenta in una luce negativa i palestinesi, ma questo non vale per Israele.”

E in tal caso, perché questo articolo è uscito solo ora ed è riuscito a restare online? Wikipedia,  arrivata al suo ventesimo anno, da tempo è stata accusata da vari gruppi di avere pregiudizi politici. Per esempio, a proposito di Conservapedia, è nata nel 2006 per dare ai cristiani evangelici negli Stati Uniti un’enciclopedia che meglio rispecchi le loro opinioni religiose su evoluzionismo e cambiamenti climatici, con un ampissimo accordo degli scienziati sulla base del fatto che questi temi sono stati considerati politici.

In anni recenti, accuse che Wikipedia avesse “preconcetti progressisti” hanno fatto notizia su Breitbart  [sito dell’estrema destra suprematista USA, ndtr.] in quanto l’enciclopedia ha smentito falsità diffuse dalla Casa Bianca di Trump. Simili affermazioni stanno comparendo persino in India, come dichiarazioni di “anti-induismo” in dibattiti sulle politiche nazionalistiche del primo ministro Narendra Modi, che secondo i critici prende ingiustamente di mira la minoranza musulmana del paese.

Da tempo gruppi pro-israeliani come quello di Saltzberg affermano anche che Wikipedia ha un atteggiamento pro-palestinese, ma ci sono anche state affermazioni opposte di imparzialità. Per esempio nel 2018, in Gran Bretagna, un redattore pro-israeliano fu accusato di prendere di mira chi criticava Israele e altri nell’estrema sinistra inglese, un caso a cui venne data grande risonanza dai media russi. Queste accuse si spinsero fino ad affermare che il redattore di Wikipedia fosse una copertura del sistema della difesa britannica, se non addirittura per la CIA.

Anatomia di un’analogia

L’articolo sui “ Bantustan in Cisgiordania” è stato creato il 12 novembre. Due giorni dopo, ne è stata richiesta la cancellazione, sulla base del fatto che non si trattasse di un articolo veramente nuovo, ma solo una “narrazione faziosa già trattata e parte dell’ analogia Israele/apartheid.”

L’articolo “Israel and the apartheid analogy” [Israele e l’analogia dell’apartheid] fu pubblicato nel 2006. Anche questa pagina, una delle oltre 3000 voci sul tema, ha subito innumerevoli correzioni e riscritture da parte di vari campi attivi sull’enciclopedia riguardo alle informazioni sul conflitto.

Durante i suoi quattro anni di vita ci sono stati non meno di 10 tentativi di cancellare l’articolo sull’analogia. Quando è stato creato, alla fine del maggio 2006, era intitolato “Israeli apartheid” [Apartheid israeliano] e agli inizi di giugno 2006 per la prima volta ne fu richiesta la cancellazione, a dimostrazione delle dinamiche politiche di Wikipedia. Sopravvissuto al primo dibattito sulla cancellazione, anche questo finito senza consenso, con un compromesso il titolo è stato cambiato in “Allegations of Israeli apartheid” [Accuse di apartheid israeliano].

Nel 2008, sventati altri otto tentativi di far cancellare l’articolo da redattori considerati parte o vicini a una fazione filoisraeliana di Wikipedia, c’è stata un’altra discussione. “Suggerisco di dare un altro titolo e riscriverlo, dato che è molto, molto chiaro che non c’è accordo sulla cancellazione,” decise l’amministratore che supervisionava quella discussione.

Nel 2010, l’articolo era consolidato e si era arrivati ad uno stallo fra le diverse parti: invece di decidere sulla validità del paragone, l’articolo si concentrava sull’esistenza stessa del dibattito riguardante l’“analogia.”

“Israele e l’analogia con l’apartheid costituiscono una critica a Israele che accusa Israele di aver applicato contro i palestinesi nell’occupazione della Cisgiordania un sistema simile all’apartheid. Alcuni commentatori estendono l’analogia a includere il trattamento dei cittadini arabi di Israele, descrivendo la loro condizione come cittadini di seconda classe,” questo dice  l’attuale versione dell’articolo sull’analogia.

Un dimostrante palestinese si scontra con i soldati israeliani durante una protesta contro gli insediamenti ebraici nella Valle del Giordano. 24 novembre 2020. Jaafar Ashtiyeh / AFP

Le guerre delle correzioni riguardanti il conflitto israelo-palestinese hanno un’influenza fondamentale su come Wikipedia affronta temi controversi come, per esempio, la pratica di impedire correzioni pubbliche degli articoli e permettere di contribuire solo a redattori con un username e con un certo livello di esperienza su Wikipedia. Come risultato sono emersi due campi ideologici, redattori cosiddetti pro-Israele e pro-palestinesi che si sono bloccati in quello che alcuni descrivono come uno stallo editoriale.

Infatti, anche se l’articolo sull’analogia è rimasto estremamente controverso negli ultimi dieci anni, tutti i tentativi di cambiarlo si sono rivelati sostanzialmente inefficaci, incluso un dibattito cosiddetto tecnico nel 2017 riguardante il suggerimento di re-intitolare la pagina “Israeli apartheid analogy” [L’analogia dell’apartheid israeliano], che redattori pro-Israele affermano fosse un tentativo di spostare l’articolo su una posizione non-neutrale.

“Io dubito che ci sia mai stato un consenso sullo stato di apartheid in Israele,” dice Federico Leva, un altro redattore attivo nel dibattito. “Wikipedia e la sua comunità non prendono posizione su cose come ‘l’occupazione di Israele è apartheid’. Noi descriviamo solo quello che le fonti dicono, quindi il problema di solito è se c’è consenso sul fatto che una certa sintesi delle fonti sia accurata/appropriata.”

Ora questo consenso sulle fonti sembra stia cambiando.

“Tenete presente che l’articolo [sui bantustan] non riguarda una particolare analogia, ma la descrizione delle aree proposte per la ‘sovranità’ palestinese e come ciò si è sviluppato nel tempo,” dice  Onceawhile, il redattore che ha creato la voce. “Parte del dibattito sul nome è tecnico: bantustan è un ‘nome proprio’, che si riferisce solo al Sudafrica, o è diventato un ‘nome comune’  per tutte le entità con un ragionevole livello di somiglianza?”

Nel passato, tali affermazioni erano facilmente relegate in altre voci, per esempio quelle riguardo alle aree A, B e C in Cisgiordania, frutto degli accordi di Oslo che danno a Israele e all’Autorità Nazionale Palestinese livelli diversi di controllo su parti diverse della Cisgiordania.

Il nuovo articolo ora afferma: “I bantustan o cantoni, della Cisgiordania, metaforicamente descritte come l’arcipelago Palestina, sono enclave geograficamente non continue pensate per i palestinesi della Cisgiordania in base a varie proposte decise da USA e Israele per metter fine al conflitto israelo-palestinese.”

‘Non una sola verità’

L’inizio evidenzia come la situazione nelle aree sotto il controllo israeliano, una volta considerato solo temporaneo, sia sempre più permanente e serva a giustificare una nuova voce. Un esempio significativo si può trovare in quella di una sezione speciale dedicata al piano di pace di Trump, che vorrebbe una divisione dello Stato palestinese in cinque aree diverse. La sezione si apre con l’affermazione del presidente palestinese Mahmoud Abbas che il piano trasformerebbe la Palestina in “una groviera.”

Secondo Leva, uno dei redattori attivi nel dibattito, “Non c’è ancora un’unica verità o un consenso storico su un argomento di tale portata, e probabilmente non ce ne sarà una per molto, molto tempo. Ogni discussione sull’argomento è destinata a essere difficile. La versione inglese di Wikipedia semplicemente riflette questo fatto culturale, ma non può cambiarlo.”

In questo senso l’articolo riflette una spaccatura ancor più ampia sul consenso in merito alle intenzioni di Israele: affermazioni generali fatte dai media, persino negli articoli di opinionisti di Haaretz, hanno forse una rilevanza maggiore di quanto fosse possibile in passato. L’articolo afferma: “Su Haaretz, Chemi Shalev scrive, in un discorso che segna il cinquantesimo anniversario della guerra dei Sei giorni, ‘Netanyahu quindi pensa che non solo i palestinesi della Cisgiordania abbiano bisogno di un permesso israeliano per entrare e uscire dalla loro  ‘patria’, come nel caso dei bantustan, ma che le IDF [forze di difesa israeliane, l’esercito israeliano, ndtr.] potranno continuare a istituire blocchi stradali, arrestare sospetti e fare irruzione nelle case dei palestinesi, tutto in nome delle  “esigenze securitarie”‘.”

In passato, tali analisi sarebbero state ignorate da redattori pro-Israele che sostengono che Haaretz, l’unico giornale citato, non sia obiettivo. Ma oggi, tali argomentazioni, sostenute da dichiarazioni israeliane ufficiali e ricerche di accademici, riflettono una lettura accurata della realtà politica. Per esempio, altre fonti dell’articolo sono pubblicazioni accademiche, come una ricerca del 2020 sulla “situazione da Stato unico” che emerge dalle politiche israeliane e dal piano di pace progettato da Trump e da Jared Kushner, suo consigliere e genero.

Tutte insieme queste fonti evidenziano la sempre più evidente politica israeliana a favore di annessioni in Cisgiordania.

Secondo vari redattori, la cancellazione non è riuscita a ottenere il consenso necessario principalmente perché i redattori pro-Israele si sono concentrati solo sul titolo dell’articolo.

Per Leva, “è possibile che gli utenti che sostengono l’eliminazione [della voce] si riorganizzino, trovino un accordo su quale voce debba contenere quest’informazione e raggiungano il consenso sull’inclusione in esso dei ‘bantustan in Cisgiordania. L’articolo potrebbe avere un altro titolo. Io sono anche sicuro che la discussione su quali fonti e linguaggio nell’articolo utilizzare all’interno della voce continuerà.”

Infatti, dato che nessun consenso è stato raggiunto sulla sua esistenza, è stata lanciata una nuova proposta per dargli un nuovo titolo.

Saltzberg non è ottimista. “Il consenso (sulla versione in inglese di Wikipedia) è sempre lo stesso e questo articolo lo prova: è anti-Israele!” dice.

 “Dato che gli ‘anti’ hanno conquistato l’intero spazio sull’argomento [israelo-palestinese], la protezione 30/500 ha permesso loro di continuare impunemente a considerarlo un loro feudo,” dice, riferendosi alla regola che permette la partecipazione solo di redattori con un’esperienza di oltre 30 giorni e di 500 revisioni. “È quasi impossibile creare un nuovo articolo che mostri sotto una luce negativa i palestinesi, ma non Israele.”

Onceawhile si offende se si insinua che lui è in qualche modo anti israeliano o persino che  Wikipedia debba riflettere la doppia natura del dibattito sul conflitto. “Il nostro lavoro per Wikipedia non è, o almeno non dovrebbe essere, una competizione fra due opposte fazioni,”  dice.

 “Wikipedia resta la principale pubblicazione al mondo gratuitamente disponibile su Israele e Palestina e, lavorando con quelli con cui non siamo d’accordo, cerchiamo di creare un quadro neutrale della situazione. Ogni discussione abbatte barriere fra le due comunità. In questo caso, con la discussione sui bantustan in Cisgiordania, persino il più acceso partigiano di Israele imparerà qualcosa sulle condizioni dei palestinesi e il più ardente sostenitore dei palestinesi imparerà che nella storia molto capita più per caso che in base ad un disegno.”

https://www.haaretz.com/israel-news/.premium-on-wikipedia-israel-is-losing-the-battle-against-the-word-apartheid-1.9330590

(traduzione dall’inglese di Mirella Alessio)

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