I Palestinesi perdono la battaglia legale per salvare il cimitero musulmano di Giaffa vecchio di 200 anni

Lug 9, 2020 | Notizie

Il tribunale di Tel Aviv respinge l’appello del Consiglio Islamico di Giaffa per fermare la costruzione di un rifugio per senzatetto nel cimitero musulmano di Al-Isaaf.

dal Middle East Eye staff

7 luglio 2020

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Il cimitero musulmano di Al-Isaaf su cui si vuol costruire.

Un tribunale di Tel Aviv ha respinto un appello del Consiglio Islamico di Giaffa per impedire alla città di costruire un rifugio per senzatetto sul sito di un cimitero musulmano del XVIII secolo. 

Il giudice Limor Bibi del tribunale distrettuale di Tel Aviv ha revocato martedì un ordine restrittivo che aveva impedito alla città di costruire il rifugio e ha ordinato al Consiglio Islamico di pagare 2.200 dollari di spese legali.

Il Consiglio Islamico di Giaffa aveva intentato una causa legale sostenendo che il comune di Tel Aviv, che ha giurisdizione su Giaffa, non aveva un permesso valido per costruire sopra il cimitero di Al-Isaaf, vecchio di 200 anni.

Il mese scorso un tribunale israeliano ha stabilito che la costruzione del rifugio per senzatetto sarebbe stata sospesa fino all’udienza del 22 luglio, dopo settimane di proteste durante le quali le forze israeliane hanno picchiato i cittadini palestinesi che accusavano la municipalità di voler cancellare il suo patrimonio.

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I Palestinesi hanno protestato per settimane contro la costruzione di un rifugio per senzatetto sul luogo di sepoltura musulmano del XVIII secolo. (AFP)

Ma l’udienza è stata spostata a domenica dopo che la municipalità di Tel Aviv ha sostenuto che un ritardo causato dall’appello del Consiglio Islamico ha avuto un impatto negativo sulle finanze della municipalità.

Tarek Ashkar, direttore del Consiglio Islamico, ha respinto la sentenza del tribunale di Tel Aviv, affermando che si trattava di “acrobazie legali” e di un esempio di discriminazione nei confronti dei Palestinesi. 

“Avrebbero potuto dire che il permesso era valido, ma non l’hanno detto”, ha detto Askar a Haaretz, che ha aggiunto che la città non ha fornito ulteriore documentazione per le sue rivendicazioni. 

“Il sistema sta facendo pendere l’ago della bilancia a favore del comune di Tel Aviv”.

Il sindaco di Tel Aviv, Ron Huldai, ha accolto con favore la decisione e ha detto che “la decisione del tribunale dimostra che la città ha lavorato e continua a lavorare con sensibilità e secondo la legge”.

Il cimitero di Al-Isaaf, che si trova a nord delle mura della vecchia Giaffa, vicino alla Moschea Hassan Bek, è stato costruito quasi 200 anni fa. Nonostante non sia utilizzato da quasi 90 anni, il cimitero ospita centinaia di tombe palestinesi.

Giaffa era un tempo un epicentro dell’economia palestinese, con circa 120.000 persone che nel 1948 vivevano nella fiorente città sul Mar Mediterraneo e nei suoi dintorni.

Quasi il 95% della popolazione palestinese di Giaffa e dei villaggi circostanti fu espulsa dalle milizie sioniste durante la Nakba, (la catastrofe) di quell’anno.

Nel corso dei decenni, i quartieri storici di Giaffa sono stati progressivamente demoliti e la città si è ridotta a un piccolo centro che è stato poi assorbito dal comune di Tel Aviv.

https://www.middleeasteye.net/news/palestinians-israel-lose-appeal-save-historic-cemetery-jaffa

Traduzione di Elisabetta Valento – AssopacePalestina

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