I bambini seppelliscono i genitori e i genitori seppelliscono i figli

Mag 15, 2021 | Notizie

di: Maria Di Pietro,

Testimonianza da Gaza, 18 maggio 2021.

bambini salutano i genitori e i genitori salutano i figli. Due immagini simili per una brutta verità!” così inizia il post su facebook di Ghada “Dio, per favore prenditi cura di loro”.

Ghada, una giovane mamma di due bimbi, abita a Gaza City. È educatrice e focusing trainer presso il Centro palestinese post-trauma di Gaza “non so se questa volta riusciremo a sopravvivere, la situazione qui è orribile. Questa volta è davvero difficile”

Le mamme gazawi, come Ghada, stanno vivendo in uno stato di profonda paura per i loro figli.

“Se provo a sperimentare la resilienza nel mio corpo, lo sento pesante. Sembra un albero che trae la sua forza dalla fede” racconta Ghada “ma è anche così pesante quando chiedo al mio corpo di cosa ho bisogno per stare con questa resilienza. Emergono le angosce che prendono la forma della nostra debolezza, del nostro puro senso di paura di perdere la nostra famiglia e i nostri figli”.

E mentre per i tg italiani “Israele è sotto attacco”, a Gaza continuano a cadere bombe da tre giorni sui civili e sulle abitazioni che ad oggi hanno causato la morte di 213 civili di cui 61 bambini e 36 donne e il ferimento di oltre 1500 gazawi. Sono oltre 200 gli edifici distrutti e 10mila sono gli sfollati. Il bilancio purtroppo è destinato a salire.

Ancora una volta la Striscia di Gaza è scenario di guerra e l’impatto della violenza sui bambini è devastante. Tra Gaza e Cisgiordania in questi ultimi giorni sono stati feriti 95 bambini palestinesi e 3 bambini israeliani. I bambini sono distrutti psicologicamente e sono traumatizzati nel vedere genitori, parenti o amici che muoiono sotto le bombe. Anche la direttrice generale dell’Unicef, Henrietta Fore, ha denunciato le violazioni contro i bambini dichiarando “Esorto tutte le parti a proteggere tutti i civili, specialmente i bambini, a risparmiare le infrastrutture civili essenziali dagli attacchi, e a porre fine alle violazioni contro i bambini. Ricordo a tutte le parti i loro obblighi secondo il diritto internazionale umanitario e la legge sui diritti umani”

“I bambini fanno la stessa domanda alla loro mamma: moriremo? mamma per favore resta con me, non voglio che tu vada in paradiso e che mi lasci da solo” mi racconta Ghada “Queste parole sono le più difficili che abbia mai sentito”

Dai dati di Save the Children, a Gaza il 95% dei bambini soffre di depressione, solitudine, iperattività e aggressività. Hanno problemi di sonno e soffrono di incubi. I bambini hanno paura del rumore degli aerei e sono terrorizzati che una bomba possa colpire la loro famiglia. Nelle due guerre precedenti “Piombo fuso” e “Margine protettivo”, tanti bambini hanno perso i genitori e, anche a seguito della “Marcia del ritorno” alcuni bambini sono stati colpiti alle gambe dai proiettili dei cecchini perdendo gli arti inferiori.

L’imposizione dell’embargo israeliano nella Striscia di Gaza non permette cure adeguate alla popolazione e ai bambini che spesso muoiono per malattie che potrebbero essere facilmente curate. Non bastano neanche i certificati medici per ottenere il visto di uscita e i malati vengono bloccati ai check point.

Ghada mi racconta della sua amica, una madre che ha ha perso i figli in questi giorni sotto i bombardamenti “Avevo preparato per loro i vestiti per festeggiare la fine del Ramadan. Ma hanno perso la celebrazione. E questo è successo senza che avessero una colpa. Può darsi che Dio preferisca che festeggino in Paradiso”.

Stanotte 160 aerei israeliani hanno compito Gaza. Si parla di numerose vittime tra cui un padre e le sue tre figlie.

Ancora quanti bambini devono dire addio ai propri genitori e quante mamme devono seppellire i loro figli?

“Questa volta non lo so se ce la faremo. Pregate per i nostri bambini” mi ripete Ghada.

Maria Di Pietro

<bibersiz@gmail.com>

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2 Commenti

  1. roberta micucci

    sono una dei molti italiani che sono stati nel 1990 in Israele per “time for peace” due popoli due stati. Ho visto Gaza e i territori occupati, avendo una bambina palestinese in affido. Abbiamo sentito sulla nostra pelle la violenza dell’esercito israeliano che non si fece nessuno scrupolo ad attaccare a freddo la grande manifestazione pacifica che si svolse intorno alle mura di Gerusalemme vecchia. Ho visto trattati da traditori i pacifisti israeliani ( sputavano loro in faccia) A gaza migliaia di persone che da 20 anni (quella volta) vivevano nelle bidonville, ai limiti del deserto. Che dire dopo più di venti anni la situazione non ha fatto altro che peggiorare, e ovviamente ha preso forza il fondamentalismo islamico, visto che nessun altro ha mai fermato i soprusi di Israele verso il popolo palestinese. E’ una vergona infinita per tutti noi. Ho sempre pensato che se qualcuno facesse agli italiani un quinto di quello che israele fa quotidianamente ai palestinesi ci sarebbe la II guerra di liberazione partigiana.

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  2. Claudia

    I bambini di Gaza vivono in una prigione a cielo aperto, devono essere nel cuore di tutti. Il loro è un lockdown perenne, che futuro possono sognare? Eppure un tempo i loro avi vivevano liberi nella fertile Palestina e in pace con i vicini ebrei che spartivano con loro quella terra, quel cielo popolato da stelle non da macchine di morte dalle nere ali. Abbiamo perso memoria di tutto??

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