Etichettare come ‘Made in Israel’ i prodotti degli insediamenti significa approvare furti di terra e saccheggi

Nov 21, 2020 | Riflessioni

di Hanan Ashrawi,

Comunicato OLP, 20 novembre 2020. 

Il Segretario di Stato Pompeo nei Territori Occupati

La visita del Segretario degli Stati Uniti nella Cisgiordania occupata è un ultimo disperato tentativo dell’amministrazione statunitense uscente per rafforzare il suo modello di criminalità, illegalità e complicità diretta nella colonizzazione della Palestina e nell’espropriazione del nostro popolo. È anche un cinico sfruttamento da parte di Pompeo per promuovere i propri obiettivi politici personali come nuovo volto degli ideologi di estrema destra negli Stati Uniti.

Etichettare i prodotti fabbricati all’interno degli insediamenti israeliani illegali come “fatti in Israele” o “prodotti di Israele” è una politica oltraggiosa e illegale che equivale di fatto al riconoscimento dell’annessione a Israele della maggior parte della Cisgiordania. È un tentativo di legittimare il furto della terra palestinese e il saccheggio delle risorse palestinesi che va contro i principi fondamentali del diritto internazionale e del consenso globale.

Inoltre, la dichiarazione di ostilità di Pompeo contro gli stati e le organizzazioni internazionali che etichettano correttamente i prodotti degli insediamenti israeliani è un affronto agli obblighi della comunità internazionale verso la legge, inclusa la risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questi prodotti sono il prodotto di un furto. Devono essere boicottati, non supportati.

Aggiungendo la beffa al danno, Pompeo ha anche annunciato il disaccoppiamento dei Territori Palestinesi Occupati, etichettando i prodotti palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza come entità separate. Questa è un’altra misura che conferma che l’agenda di Trump è sempre stata la privazione dei diritti del popolo palestinese e la sua sottomissione permanente al controllo illegale di Israele. È anche in linea con l’agenda dell’amministrazione Trump che cerca di mantenere i Palestinesi divisi e di mantenere la loro spaccatura interna.

Questa amministrazione statunitense uscente ha speso grandi sforzi per normalizzare le violazioni israeliane del diritto internazionale, combattendo i diritti più elementari del popolo palestinese, oltre a intimidire e ricattare gli altri paesi perché accettino questi crimini. Queste dichiarazioni di Pompeo sono un’estensione di questa complicità e di questa conflittualità.

Misure dannose di questo tipo hanno lo scopo di mettere all’angolo la prossima amministrazione statunitense con una serie di misure legali e amministrative che mantengano l’eredità distruttiva di Trump anche oltre il suo disgregante mandato. Queste politiche non sono solo oltraggiose, ma hanno conseguenze molto reali sulla vita e sui diritti dei Palestinesi e devono essere annullate.

Il mondo intero ha bisogno di riprendersi dall’eredità di Trump e dal caos che ha creato. La leadership palestinese attende con impazienza di lavorare con tutti gli Stati responsabili, per forgiare un nuovo percorso verso la giustizia e la pace, basato sul rispetto reciproco e sull’impegno per lo stato di diritto.

Hanan Ashrawi è membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP).

http://www.dci.plo.ps/en/article/16961/Dr-Hanan-Ashrawi-Labeling-Settlement-Products-as-‘Made-in-Israel’-is-endorsement-of-Land-Theft-and-Plunder

Traduzione di Donato Cioli – AssopacePalestina

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