550 Palestinesi resteranno senza casa dopo che Israele avrà demolito un intero quartiere a Gerusalemme

Giu 19, 2020 | Notizie

di B’Tselem

Middle East Monitor, 14 giugno 2019

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I Palestinesi ispezionano la casa di Arafat Irfaiyye, dopo che è stata demolita dall’esercito israeliano a Hebron, Cisgiordania, il 19 aprile 2019 [Mamoun Wazwaz /Anadolu Agency].

L’ONG per i diritti umani B’Tselem ha riferito che le autorità israeliane stanno portando avanti i piani di demolizione di un intero quartiere palestinese a Gerusalemme Est occupata, ciò che lascerà 550 persone senzatetto.

Wadi Yasul, situato tra i quartieri di Abu Tur e Silwan, ospita 72 famiglie palestinesi.

Secondo B’Tselem, il Comune di Gerusalemme ha “emesso ordini di demolizione per tutte le case del quartiere, per cui tutte le famiglie che vi si trovano rischiano l’espulsione”.

Alla fine di aprile, “la città ha già portato a completamento due ordini di demolizione e sfollato due famiglie”.

L’ONG ha notato che l’abitato di Wadi Yasul “è adiacente a una foresta, anch’essa situata su un terreno di proprietà privata che è stato espropriato ai suoi proprietari palestinesi nel 1970”.

Nel 1977, le autorità di occupazione israeliane “hanno assegnato alla foresta e all’area di Wadi Yasul la destinazione d’uso di spazio verde, dove è proibito costruire”, ha aggiunto B’Tselem.

Nel 2004, i residenti del quartiere hanno presentato un piano dettagliato per l’autorizzazione retroattiva delle loro case, ma quattro anni dopo le autorità israeliane hanno respinto il piano.

Tuttavia, contemporaneamente, la municipalità di Gerusalemme ha dato la sua approvazione all’organizzazione di coloni El-Ad “di portare avanti i piani per diversi campeggi, compresa la costruzione della più lunga teleferica a scopo ricreativo di Israele”.

Riassumendo ciò che attende Wadi Yasul, B’Tselem ha dichiarato che “fin dal 1967, la politica di pianificazione a Gerusalemme è stata orientata a stabilire e mantenere una maggioranza demografica ebraica nella città”.

“Con questa politica, è quasi impossibile ottenere un permesso di costruzione nei quartieri palestinesi”, ha continuato B’Tselem. “I progetti di massima che la città ha preparato per questi quartieri sono in gran parte volti a limitare e circoscrivere la possibilità di edificazione nei quartieri palestinesi”.

Traduzione Elisabetta Valento – Assopace Palestina

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