Un documento della polizia israeliana dimostra che la soppressione del TIPH ha motivazioni politiche.

Dic 26, 2019 | Riflessioni

Peace Now, 19 dicembre 2019

Il 28 gennaio 2019 il primo ministro Netanyahu ha deciso di non prorogare il mandato della Presenza Internazionale Temporanea a Hebron (TIPH), l’organismo incaricato di osservare la situazione intorno all’insediamento israeliano di Hebron, come previsto nel Protocollo di Hebron firmato tra Netanyahu e Arafat nel 1997. La decisione, che ha suscitato una serie di condanne internazionali, inclusa una condanna del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che è stata bloccata da un veto americano, è arrivata a seguito di una campagna di coloni e organizzazioni di destra che chiedevano la rimozione degli osservatori con il pretesto che creavano attriti, che molestavano i soldati e persino che danneggiavano i coloni.

Circa un anno dopo la decisione, a seguito di una petizione del Movimento per la Libertà di Informazione davanti al tribunale distrettuale di Gerusalemme, il rapporto della polizia che era il documento ufficiale presentato al Primo Ministro prima della sua decisione, rivela che le affermazioni dei coloni e delle organizzazioni di destra non erano vere e che la decisione è stata presa esclusivamente per rispondere alla pressione dei coloni.

Peace Now: “Ciò che viene rivelato in questo documento è quasi incredibile. A quanto pare, l’unica ragione per la decisione del governo di modificare un accordo internazionale e danneggiare così le relazioni e l’immagine straniere di Israele espellendo TIPH, era di placare le richieste dei coloni e delle organizzazioni di destra.

Il rapporto della polizia rivela che la campagna di destra era falsa e che gli “attriti” sul terreno non erano causati dagli osservatori internazionali, ma piuttosto dai coloni che li attaccavano. Ciò che resta di tutte le accuse è l’imbarazzo causato [a Israele] dai rapporti (confidenziali) del TIPH. Tuttavia, espellere gli osservatori da Hebron al fine di evitare le loro critiche dimostra solo che Israele sa che le dure misure che prende per proteggere qualche centinaio di coloni tra centinaia di migliaia di Palestinesi che vivono a Hebron sono una vergogna per Israele ”.

Cosa era il  TIPH

La prima delegazione TIPH (Temporary International Presence in Hebron) arrivò a Hebron dopo il massacro alla Tomba dei Patriarchi compiuto dal terrorista ebreo Baruch Goldstein nel 1994, e operò solo per pochi mesi. Nel Protocollo di Hebron, firmato tra il primo ministro Netanyahu e il presidente dell’OLP Yasser Arafat nel gennaio 1997, le parti stabilivano che una squadra di osservatori internazionali avrebbe operato nuovamente a Hebron e avrebbe controllato l’osservanza dei diritti umani e l’attuazione del Protocollo di Hebron.

La forza era composta da osservatori di Norvegia, Italia, Svezia, Danimarca, Turchia e Svizzera, ed era finanziata da questi paesi. In base al Protocollo di Hebron, e in seguito all’insistenza di Israele, si stabiliva che le relazioni TIPH sarebbero rimaste riservate e trasmesse a entrambe le parti e ai soli paesi membri del TIPH, con l’obiettivo di migliorare l’attuazione dell’accordo e salvaguardare i diritti umani nella regione. Secondo quanto concordato, ogni sei mesi entrambe le parti erano tenute a rinnovare il mandato TIPH.

Ragazzi palestinesi simpatizzano con un operatore TIPH che li accompagna ogni mattina a scuola per evitare attacchi da parte dei coloni. Hebron, 9 gennaio 2015. Foto D. Cioli

Rimozione degli osservatori da Hebron

Negli ultimi anni, e in particolare nel 2018, i coloni e le organizzazioni di destra come Im Tirzu hanno condotto una vasta campagna pubblica chiedendo la rimozione del TIPH da Hebron. La campagna includeva pubblicazioni sui media e su Internet in cui si affermava che gli osservatori creavano attriti, attaccavano soldati e coloni e danneggiavano l’insediamento di Hebron.

A seguito della campagna, il ministro della pubblica sicurezza Gilad Erdan ha chiesto alla polizia di preparare un rapporto sulle attività del TIPH a Hebron. Il 17 gennaio 2019, i media riferivano che il rapporto della polizia, presentato al primo ministro, affermava che “gli osservatori di Hebron creano deliberatamente attriti”. Pochi giorni dopo, il 28 gennaio, il primo ministro Netanyahu decideva di non rinnovare il mandato al TIPH.

Il rapporto della polizia è rimasto inedito, e solo a seguito di una petizione presentata dal Movimento per la Libertà di Informazione, a nome di Peace Now, è venuto alla luce il documento di polizia (per ulteriori informazioni sulla petizione vedi sotto).

Rapporto della polizia su TIPH – Un rapporto superficiale senza prove reali

Il documento di polizia venuto alla luce comprende un totale di tre pagine. La prima pagina e mezza sono dedicate a un riassunto delle attività degli osservatori, dei loro poteri e degli eventi principali che si sono verificati durante gli anni d’azione del TIPH a Hebron.

Tra le altre cose, si legge: “L’organizzazione ha lo scopo di migliorare il senso di sicurezza dei Palestinesi residenti a Hebron […] di aiutare lo sviluppo economico della città […] incoraggiando piccoli progetti, come donazioni per creare un centro sportivo e giovanile,” eccetera.

Per quanto riguarda le relazioni fatte da TIPH, il documento di polizia dice: “Gli osservatori TIPH stanno producendo rapporti di eventi che a loro avviso costituiscono un’eccezione e una violazione del protocollo di Hebron. Tali relazioni devono essere inoltrate alle parti. A partire dal 2010, la delegazione sta anche esaminando la condotta delle strutture palestinesi, ma la maggior parte dei riferimenti nelle relazioni TIPH riguardano: 1. Attività dei coloni; 2. Comportamento dei Palestinesi nei confronti degli osservatori; 3. Comportamento inappropriati dell’esercito israeliano nei confronti degli osservatori; 4. Mancanza di accesso ai servizi essenziali; 5. Libertà di movimento; 6. Conflitti; 7. Restrizioni, ritardi e controlli. “

La seconda parte del rapporto è dedicata a “eventi particolari”. Nonostante le affermazioni dei coloni nel corso degli anni, in particolare nell’intensa campagna che ha preceduto la rimozione del TIPH con la falsa accusa che gli osservatori agissero violentemente e in modo aggressivo nei confronti dei coloni, solo tre casi sono stati presentati nel rapporto della polizia. Due di questi riguardano attacchi di coloni contro il personale TIPH.

Solo un incidente indica un caso in cui un membro del TIPH avrebbe schiaffeggiato uno dei figli dei coloni che aveva lanciato qualcosa (pietra o uovo o acqua) contro una delegazione di Breaking the Silence. Lo stesso operatore TIPH è stato trattato rapidamente ed è stato “espulso dal paese come atto punitivo”, come il provvedimento viene definito nel rapporto della polizia. Questo è l’unico evento particolare nel rapporto della polizia in cui un osservatore TIPH era il colpevole.

La sezione finale del rapporto è dedicata agli “approfondimenti” in cui è difficile capire su cosa si basino e che rapporto abbiano con le informazioni presentate nel rapporto:

A. “I membri della delegazione [TIPH] intralciano e si scontrano con i soldati che controllano l’accesso ai centri regolari, per quanto riguarda la procedura impiegata per esaminare e il modo di trattare la popolazione palestinese”. [Quali sono le interferenze o gli scontri, cosa fanno esattamente gli osservatori TIPH ai posti di controllo? il rapporto non fornisce nemmeno un esempio.]

B. “Ogni giorno, gli eventi di attrito vengono registrati dall’ufficiale ARBL della Brigata della Giudea (le informazioni non vengono inoltrate per conoscenza alla polizia israeliana, quindi non abbiamo dettagli supplementari).” [Cioè, la polizia non sa veramente cosa sta succedendo sul terreno e quali sono gli eventi di attrito: ciò che è noto alla polizia e mostrato nel rapporto indica in realtà i casi in cui i coloni stanno creando l’attrito e attaccando gli operatori TIPH].

C. “I membri della delegazione TIPH sono molto ben pagati e sembra che cerchino di giustificare la loro attività e la loro presenza basandosi su situazioni di attrito e incidenti di gestione. I rapporti che compilano creano la sensazione che sul terreno siano loro a impedire attriti e attività violente o offensive degli Ebrei contro i Palestinesi.” [Significato, secondo il rapporto della polizia: gli osservatori sono troppo motivati ​​e quindi … scrivono rapporti (!) . Vale la pena ricordare che i rapporti TIPH sono riservati, quindi non ha senso dire che “i rapporti che compilano creano attrito sul terreno” – forse vogliono dire che i rapporti danno l’impressione agli osservatori di essere loro a impedire l’attrito – ma non è chiaro cosa ci sia di sbagliato in questo].

D. “I Palestinesi stanno sfruttando l’organizzazione [TIPH] e le sue opinioni politiche per presentare false denunce contro i militari e la polizia per violazioni dei diritti umani, aggressioni e violenze. Alcuni dei reclami sono stati esaminati e valutati dall’ufficio del tribunale distrettuale [DCO] e alcuni sono concentrati nel distretto di Giudea e Samaria (della polizia).” [Se si vuol dire che i Palestinesi presentano dichiarazioni false, questo non c’entra con il TIPH, ma se si vuol dire che TIPH sta basando i suoi rapporti su false informazioni trasmesse dai Palestinesi (si noti che anche qui il rapporto non afferma che TIPH stia pubblicando falsi rapporti) e queste informazioni arrivano alla polizia come “denunce”, esiste una procedura di indagine della polizia che esamina tali accuse, e su questo non dovrebbero esserci problemi].

Quindi, è questo inconsistente documento, con solo una descrizione di tre casi e “approfondimenti” che non hanno basi nel rapporto stesso, ciò che ha portato il primo ministro israeliano a rimuovere TIPH da Hebron.

Da questo rapporto è emerso chiaramente che non si era presentato alcun problema significativo a seguito dell’attività del TIPH che avrebbe potuto giustificare la sua rimozione da Hebron. Al massimo, si trattava di un problema di disaffezione da parte dei coloni e forse dell’esercito e della polizia.

In definitiva, il risultato della rimozione degli osservatori da Hebron, cosa che viola un accordo internazionale firmato da Israele, ha in realtà danneggiato l’immagine di Israele e ora rappresenta la prova che Israele ha qualcosa da nascondere nella sua condotta a Hebron.

Tentativi per impedire la divulgazione delle informazioni

A seguito delle notizie dei media sul rapporto della polizia, il Movimento per la Libertà di Informazione ha presentato per conto di Peace Now una richiesta al Ministero della Pubblica Sicurezza di ricevere il rapporto e i relativi documenti ai sensi della legge sulla libertà di informazione. La polizia e il Ministero della Pubblica Sicurezza hanno rifiutato la richiesta, sostenendo che si trattava di un documento riservato. Successivamente, l’avvocato Yishai Sarid ha presentato una petizione presso il tribunale distrettuale di Gerusalemme e, in risposta a questa formale petizione, la polizia ha divulgato il rapporto, ma si è rifiutata di rivelare due documenti aggiuntivi, perché si è detto che erano stati presentati solo ai funzionari della polizia e sono documenti interni che non devono essere divulgati perché contengono anche informazioni di intelligence.

Il tribunale ha esaminato i documenti interni e l’11 dicembre 2019 il giudice ha raccomandato di ritirare la petizione, il che vuol dire che la possibilità di ottenere i documenti è estremamente ridotta. Successivamente, la petizione è stata ritirata di comune accordo.

[I rapporti annuali del TIPH sono stati spediti anche al governo italiano, in quanto partecipante e finanziatore dell’impresa. Nel corso del 2015, un gruppo di parlamentari italiani ha chiesto al governo di rendere pubblici questi rapporti, ma la richiesta è stata respinta con la motivazione che i rapporti sono documenti riservati. NdT]

peacenow.org.il/en/police-document-proves-removal-of-tiph-was-political

Traduzione di Donato Cioli

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