Netanyahu afferma che inizierà l’annessione della Cisgiordania se vincerà le elezioni in Israele.

Apr 8, 2019 | Notizie

Netanyahu a Channel 12 dice che non dividerà Gerusalemme né “evacuerà alcuna comunità”.

Haaretz, 7 aprile 2019

La colonia ebraica di Neve Yaakov nella zona nord di Gerusalemme Est, 1 aprile 2019. AFP

Il primo ministro Benjamin Netanyahu sabato sera ha dichiarato su Channel 12 News che se sarà rieletto primo ministro nelle elezioni del 9 aprile inizierà a estendere la sovranità israeliana sulla Cisgiordania.

Non è chiaro se Netanyahu si riferisse a tutta la Cisgiordania, o solo ad alcune parti di essa.

“Uno stato palestinese metterebbe a rischio la nostra esistenza e io ho resistito a un’enorme pressione negli ultimi otto anni, nessun primo ministro ha resistito a tale pressione: dobbiamo controllare il nostro destino”, ha detto il premier.

Dopo essersi vantato che si deve a lui la dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che riconosce la sovranità israeliana sulle alture del Golan, Netanyahu ha detto al programma “Meet the Press”: “Faremo il prossimo passo? Sì, estenderò la sovranità ma senza distinzione tra blocchi di colonie e singoli insediamenti, perché ogni colonia è israeliana e io non le consegnerò alla sovranità palestinese”.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu pianta un albero in una colonia della Cisgiordania, 28 gennaio 2019. Marc Israel Sellem

“Non dividerò Gerusalemme, non evacuerò alcuna comunità e farò in modo di controllare il territorio a ovest della Giordania”, ha detto Netanyahu alla conduttrice del programma, Rina Matzliah.

Alla domanda su cosa accadrà alla comunità beduina di Khan al-Ahmar, che Netanyahu aveva promesso, senza mantenere, di sgomberare (promessa che ha tra l’altro provocato delle condanne internazionali), Netanyahu ha giurato che “accadrà, ho promesso e accadrà alla prima occasione”.

Il primo ministro ha rifiutato di darsi dei limiti di tempo, dicendo che è ancora molto il lavoro che occorre fare.

‘Nessuna forza al mondo ci fermerà’.

Altri leader di partito sono stati intervistati nello stesso programma. Benny Gantz ha detto che il suo Kahol Lavan (partito Bianco e Blu) “sarà il primo partito” il giorno dopo le elezioni. “Non c’è forza al mondo, nemmeno tra i partiti più piccoli che sanno che l’era di Netanyahu è finita, che impedirà a Kahol Lavan di guidare il prossimo governo israeliano”, ha affermato.

Per Gantz le possibilità di far parte di un governo a guida Netanyahu sono “inesistenti”, aggiungendo che aveva sperato di “discutere alcune questioni fondamentali” con Netanyahu che però “non ha accettato la sfida”. Ha anche detto che “gli Israeliani sanno molto bene dove 13 anni di Netanyahu li hanno condotti… I cittadini diranno la loro”.

Alla domanda se Kahol Lavan sostiene la soluzione dei due stati per il conflitto israelo-palestinese, Gantz ha solo detto che “occorre sforzarsi per la pace… spingeremo per un processo diplomatico”. Ha aggiunto che il suo partito “desidera mantenere Israele uno stato ebraico e democratico, e non uno stato bi-nazionale”.

Gantz ha inoltre detto che il Partito Laburista “è un futuro partner in qualsiasi raggruppamento… è un partner importante”. Rispondendo alle richieste di cancellare il suo accordo di rotazione con Yair Lapid nella carica di primo ministro, Gantz ha detto che “Lapid è un partner autorevole e eccellente, e sarà un eccellente primo ministro”.

Avi Gabbay, presidente del Partito Laburista, ha promesso di sostenere Gantz come primo ministro, dicendo che “è un uomo eccellente, e vogliamo che abbia successo… [Ma] se non si seguirà la via laburista, ci sarà una coalizione di destra, non importa chi la guiderà… Ogni elettore che vuole un cambiamento, che non vuole Netanyahu come primo ministro, deve votare Laburista”.

Il presidente di Hadash-Ta’al, Ayman Odeh, ha dichiarato: “Per il primo ministro Netanyahu mentire è naturale come respirare e come aizzare” contro i cittadini arabi israeliani.

Alla domanda se, una volta eletto, si unirà a Gantz, Odeh ha risposto: “Non ho detto che farò parte della coalizione di Gantz, non siamo una sua proprietà. Dovrà venire da noi, parlare con noi e rispettaci. Ha detto che rispetta gli Arabi ma non la leadership araba: una provocazione insensata”.

Tamar Zandberg, presidente di Meretz, ha detto che il suo partito sosterrà Gantz quale primo ministro, nonostante le voci sulle sue intenzioni di formare un governo di unità nazionale con Netanyahu. “Questo è il motivo per cui i sostenitori della sinistra devono votare Meretz, in modo da obbligare Gantz a formare un governo con la sinistra. Se si rivolge a Likud o Likud si rivolge a lui, i sostenitori della sinistra sbatteranno la testa contro il muro il giorno successivo.”

‘Non incoronerò la sinistra’

Il leader di Hayamin Hehadash, Naftali Bennett, ha affermato che non entrerà in un governo guidato da Gantz “nemmeno tra mille anni: Gantz è un uomo di sinistra, è una brava persona ma non è adatto a governare il paese”.

Alla domanda circa la revoca dell’immunità per Netanyahu che potrebbe essere incriminato per corruzione, Bennett ha detto che la sua posizione “dipenderà dalle accuse”, aggiungendo che la stampa non “si preoccupa veramente dello stato di diritto, ma vuole umiliare un primo ministro in carica. Io non incoronerò la sinistra… in nome di questa immunità, perché sono un uomo di destra”.

Il ministro delle finanze Moshe Kahlon ha detto che il suo partito Kulanu “entrerà nella Knesset alla grande”, nonostante le scarse prestazioni nei recenti sondaggi. Appellandosi agli elettori del Likud, ha aggiunto: “Non avete motivo di votare per Netanyahu, formerà comunque il prossimo governo: ma se volete una destra comprensiva… io ho detto che sarò solo ministro delle finanze, non prenderò nessun’altro incarico.”

Avigdor Lieberman, ex ministro della difesa sotto Netanyahu e leader di Yisrael Beiteinu, ha detto che dopo le elezioni sosterrà Netanyahu come primo ministro, ma “c’è ancora molta strada” prima che il suo partito entri in una coalizione guidata da Netanyahu. “Non accetteremo di arrenderci al terrore… e non accetteremo di arrenderci a ciò che dettano gli ultra-ortodossi”.

L’ex parlamentare di Yisrael Beiteinu Orli Levi-Abekasis, ora leader di Gesher, ha detto che sia Netanyahu sia Gantz “non si interessano di questioni pubbliche, si stanno sfidando come in un combattimento di galli, non c’è molta differenza tra loro”.

L’estrema destra di Zehut, tramite il suo leader Moshe Feiglin ha detto che “fa fatica a capire la differenza tra Netanyahu e Gantz”, rifiutando di dichiarare quale candidato a primo ministro riceverebbe il loro sostegno.

Parlando delle sue condizioni per entrare nella coalizione di governo, ha aggiunto: “Senza il dicastero delle finanze non vedo come potremmo onorare” la piattaforma libertaria del partito, “e se [otterremo] abbastanza seggi – chiederemo anche il ministero dell’educazione”.

Alla domanda sulle sue precedenti dichiarazioni omofobiche, Feiglin ha detto: “Voglio bene ai membri della comunità LGBT proprio come a qualsiasi altra persona… L’unica differenza che ho con loro è quella relativa all’adozione, ossia se la priorità per lo stato sia scegliere di far adottare un bambino a una coppia formata da due uomini o quella formata da un uomo e una donna. Io continuo a pensare che un bambino abbia bisogno di una madre e di un padre. Lo stesso vale per la maternità surrogata, sono retrogrado a tal punto.”

https://www.haaretz.com/israel-news/netanyahu-says-will-annex-west-bank-in-next-term-1.7089387?fbclid=IwAR3GBMIvdzOm8ouJP-bphaG0CEX2wmWcaHeuVABAXp02q_BZ1LUEqXBi5vE

Traduzione di Elisabetta Valento

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