Apparenza e realtà: provocazioni e violazioni israeliane, con le loro stesse parole.

Mar 19, 2019 | Notizie

 (edizione febbraio 2019)

 (vedi qui il precedente rapporto)

Rifiuto di uno stato palestinese/soluzione due-stati

Primo Ministro Benjamin Netanyahu:

“Un governo come questo (guidato da Ganz e Lapid) distruggerebbe l’economia di Israele e creerebbe uno stato palestinese alla periferia di Tel Aviv, vicino ad Afula e Beer Sheva. Uno stato Palestinese che rappresenterebbe una minaccia per la nostra esistenza”. (21 febbraio 2019)

Naftali Bennett, Ministro dell’Istruzione e degli Affari della Diaspora e co-fondatore del partito della Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“C’e’ un chiaro ed immediato pericolo proprio davanti ai nostri occhi: la fondazione di uno Stato Palestinese” (25 febbraio 2019)

“C’e’ un solo modo per evitare uno stato palestinese e la divisione di Gerusalemme: un partito forte e potente della nuova ala destra, che raccomandi [sic] il primo Ministro Benjamin Netanyahu, ma

che faccia contro-pressione per fermare la Palestina” (25 Febbraio 2019)

“Noi [Nuovo Partito di Destra] non faremo mai parte di un  governo che teorizzi la creazione di uno  Stato palestinese” (19 Febbraio 2019)

Ayelet Shaked, ministra della Giustizia e co-fondatrice del Partito della Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“Noi [Partito della Nuova Destra] vogliamo ottenere molto potere in modo che, se i partiti di sinistra volessero far parte del governo Netanyahu, noi possiamo invece permettere la formazione di un governo di destra e impedire la realizzazione di uno stato Palestinese.” (11 Febbraio 2019)

“Poiché mi oppongo alla creazione di uno Stato Palestinese e non voglio che Gerusalemme e Kfar Saba siano accerchiate dalla Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata], sono molto preoccupata per questo piano (del Presidente Americano Donald Trump)” (6 Febbraio 2019)

“È certamente importante che la Nuova Destra diventi un partito forte che sia in grado di impedire ciò [la creazione di uno Stato Palestinese nella Cisgiordania occupata]” (3 Febbraio 2019)

Yehuda Glick [Partito Likud], Membro della Knesset:

“Se il piano [del Presidente Americano Donald Trump] prevede la formazione di uno Stato Palestinese in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata], dobbiamo assolutamente rispondere negativamente anche se la persona che ci fa questa proposta è il nostro amico più stretto.” (25 Febbraio 2019)

Alona Barkat, candidata al Parlamento per il Partito della Nuova Destra:

“Sono contraria a uno Stato Palestinese, punto” (11 Febbraio 2019)

Gabi Ashkenazi, candidato al Parlamento per il Partito Bianco Blu (Kahol Lavan) ed ex Capo di Stato Maggiore dell’esercito:

“Mi chiedono sempre se sono a favore di uno o due stati ed io rispondo che sono a favore dello Stato d’Israele” (25 Febbraio 2019)

Gideon Sa’ad, ex Ministro e Capo del Likud:

“Non c’e’ motivo per aderire a un progetto [del Presidente USA Donald Trump] il cui punto centrale è la creazione di uno stato Arabo nel cuore della terra d’Israele, un nuovo stato. Non ha importanza che venga chiamato uno ‘stato minore’. Io mi oppongo ad uno Stato  Palestinese. A mio avviso è una idea pericolosa per il futuro della nazione ebraica nella sua terra.” (22 Febbraio 2019)

“…Uno stato palestinese produrrebbe una maggioranza araba in Israele. E chiunque voglia evitare tale maggioranza deve opporsi” (22 Febbraio 2019)

Yossi Dagan, leader dei coloni e capo del Consiglio Regionale della “Samaria”:

“Qualunque tentativo di creare una mappa per il ritiro dalla Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata] del genere blocchi sì/blocchi no, farù cadere il governo. Nessun governo nazionale potrà accettare un piano di ritiro dal 90% della Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata]” (25 Febbraio 2019)

Situazione degli insediamenti illegali

Ayelet Shaked, Ministra della Giustizia e co-fondatrice del Partito della Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“La costruzione degli insediamenti è insufficiente. Speriamo di ricevere un numero di seggi a due cifre, in modo che Bennett possa avere il dicastero della Difesa. Mi auguro che questo faciliti l’aumento delle costruzioni [di insediamenti] in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata]. Questo andrà a favore sia del problema casa che della sicurezza. Dobbiamo costruire ininterrottamente [insediamenti] fra Rosh Ha’ayin e Ariel e dobbiamo averne il coraggio.” (14 Febbraio 2019)

Moshe Ya’alon, candidato al Parlamento per il Partito Bianco Blu (Karol Lavan) ed ex Ministro della Difesa:

“Se [il Presidente USA] Donald Trump presentasse un piano di evacuazione delle colonie vi ricorderei chi si schierò in prima linea per bloccare il piano presentato a suo tempo da [il Segretario di Stato John] Kerry. Io fermai questo piano così come impedii la cessazione dell’attività dell’esercito israeliano in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata]… Non è il caso di considerare questi argomenti di destra o di sinistra  perché su questi punti la pensiamo allo stesso modo”. (12 Febbraio 2019)

“Guardando verso ovest le luci della regione di Tel Aviv si capisce l’importanza strategica per la sicurezza degli insediamenti, qui in particolare ed in generale nella Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata], a parte il fatto che noi abbiamo il diritto di colonizzare qualsiasi parte della Terra di Israele” (3 Febbraio 2019)

Zvi Hauser, ex capo di gabinetto e candidato al Parlamento per il Partito Bianco Blu (Karol Lavan):

“[Noi] incoraggeremo gli insediamenti in qualunque parte di Israele, più di quanto è stato fatto fino ad oggi” (8 Febbraio 2019)

Moshe Lion, il cosidddetto “Sindaco”di Gerusalemme:

“Aumenteremo la costruzione di unità abitative [negli insediamenti] e riporteremo la gioventù nella loro casa. Questo sarà l’inizio e presto il cielo di Gerusalemme si riempirà di gru.” (19 Febbraio 2019)

Yossi Dagan, leader dei coloni e capo del Consiglio Regionale della “Samaria”:

“Il nostro obbiettivo è quello di sistemare un altro milione di coloni in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata] e questo deve essere fatto in un periodo brevissimo.” (3 Febbraio 2019)

“Siamo molto preoccupati per la  lenta crescita degli insediamenti. Dal momento che esiste un governo nazionale, la nostra comune missione deve essere quella di aumentare ed organizzare [l’insediamento di] comunità di giovani per impedire la nascita di uno stato arabo nel territorio.” (3 Febbraio 2019)

Annessione strisciante della Cisgiordania occupata

Naftali Bennett, Ministro dell’Istruzione e degli Affari della Diaspora e co-fondatore del partito della Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“Noi non molleremo un centimetro di terra dello Stato d’Israele, punto” (20 Febbraio 2019)

Ayelet Shaked, ministra della Giustizia e co-fondatrice del Partito della Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“Noi [Partito della Nuova Destra] pensiamo che dovremmo applicare la legge israeliana nell’Area C [Cisgiordania occupata]. Ne abbiamo parlato per molti anni e questo è il nostro programma.” (3 Febbraio 2019)

Yariv Levin, ministro del turismo:

“L’applicazione della sovranità di Israele su tutta la Terra di Israele a miei occhi non è una questione di se, bensì di come la facciamo e quando ci arriviamo. Nella mia visione, dovrebbe iniziare con l’applicazione di leggi che hanno una specifica rilevanza non solo per i residenti. ma anche per il territorio.” (5 febbraio 2019)

Yuli Edelstein, Presidente della Knesset (partito Likud):

“Il 21esimo parlamento [Knesset] sarà quello che inizierà ad applicare la sovranità d’Israele in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata]. Questa è la mia valutazione e io perlomeno farò tutto quello che è in mio potere perché ciò accada” (1 febbraio 2019)

Betzalel Smotrich, Membro della Knesset e presidente dell’Unione Nazionale:

“Avremo bisogno di una grande forza nella Knesset per riuscire a resistere e chiarire a Netanyahu che non può in nessun modo fare concessioni pericolose, né negli insediamenti né a Gerusalemme” (25 febbraio 2019).

Gabi Ashkenazi, Candidato per la Knesset del partito Blu e Bianco (Kahol Lavan) ed ex Capo di stato Maggiore dell’esercito (IDF):

“Dobbiamo stabilire i confini di Israele, con priorità alla Valle del Giordano [Cisgiordania occupata] nelle nostre mani.” (25 febbraio 2019)

Caroline Glick, Candidata per la Knesset del partito Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“…ci sono certe cose che Israele non può concedere, e anzi dobbiamo perpetuare il nostro controllo sull’Area C in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata].” (20 febbraio 2019)

“So che la responsabilità del prossimo governo è di assicurare che Israele avanzi le nostre rivendicazioni in Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata], applichi la nostra legge nell’Area C di Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata] e che spieghi all’amministrazione Trump che queste sono le nostre posizioni, non abbiamo intenzione di cambiarle.” (20 febbraio 2019)

“ Abbiamo diritti di sovranità sulla Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata]. La nostra rivendicazione di sovranità sulla Giudea e Samaria, conformemente alla legge internazionale, è più forte di quella di chiunque altro. Proviene dalla Lega delle Nazioni e non è mai stata annullata o superata. Quindi non c’è nessuna altra nazione con diritti di sovranità sulla Giudea e Samaria [Cisgiordania occupata], solo il popolo ebreo e lo Stato di Israele. Dobbiamo affermare questi diritti e dobbiamo assicurare che vengano rispettati. È giunto il momento di cominciare.” (20 febbraio 2019)

Gerusalemme occupata

Naftali Bennett, Ministro dell’Educazione e delle Questioni della Diaspora e co-fondatore del partito della Nuova Destra (Hayamin Hahadash):

“Voglio che il mio popolo sappia quello che succederà a Gerusalemme. È la nostra terra. È la nostra vita. È il nostro futuro. Ed è nostro diritto decidere il nostro destino. La Terra d’Israele è stata la nostra patria per quasi 4.000 anni [sic]. Nessuno può farla a pezzi. Nessuno può dividere di nuovo Gerusalemme.” (27 febbraio 2019)

Danny Danon, Ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite:

“La relazione tra il popolo ebraico e la sua capitale eterna, Gerusalemme, iniziò più di 3.000 anni fa e questa moneta è solo una delle tante prove di ciò. Nessuna decisione delle Nazioni Unite può cancellare questo legame e nessuno può discutere questa archeologia.” (1 febbraio 2019)

Discriminazioni contro i membri palestinesi della Knesset

Miri Regey, Ministro della Cultura e dello Sport:

“Il loro posto [dei membri palestinesi della Knesset] è a Gaza e non a Gerusalemme. Continuamente [il membro della Joint List, Ahmed] Tibi e il suo gruppo insistono nel dimostrare a tutti che loro non sono veramente degni di essere membri del parlamento d’Israele, sono dei cavalli di Troia che cercano di far del male allo Stato di Israele.” (3 febbraio 2019)

Cultura dell’odio e terrore dei coloni: solo uno sguardo alla realtà quotidiana della vita sotto occupazione militare

In un post su Facebook, l’organizzazione israeliana di destra Ad Kan, ha condannato la presenza palestinese nelle comunità israeliane: “Gruppi anti-israeliani stanno tentando di diminuire la presenza ebraica nelle città e comunità ebraiche in Galilea. Un’indagine condotta da Ad Kan ha dimostrato che gruppi anti-israeliani stanno cercando di cambiare l’equilibrio demografico nelle città e comunità ebraiche in Galilea. Lo fanno incoraggiando gli Arabi ad insediarsi in queste città e costruire istituzioni religiose, educative e culturali. Ciò che non può essere ottenuto con gli attacchi terroristici viene ottenuto con nuovi mezzi. Usando metodi apparentemente legali, questi gruppi stanno tentando di far sentire gli Ebrei stranieri sulla loro terra! Tutto ciò in nome dell’uguaglianza e della coesistenza!?” (26  febbraio 2019)

Sotto la protezione delle forze di occupazione, i coloni israeliani hanno distrutto due pannelli solari usati per fornire elettricità a due abitazioni nell’area Wadi Sair, nella parte sud-orientale di Hebron (24 febbraio 2019)

Per la seconda volta in una settimana e sotto la protezione delle forze di occupazione, dei coloni israeliani hanno attaccato degli studenti che stavano uscendo da scuola nel villaggio di Urif nella Cisgiordania occupata (21 febbraio 2019)

Sotto la protezione delle forze di occupazione, dei coloni israeliani hanno assaltato l’area Tamimi situata a sud del distretto di Hebron nella Cisgiordania occupata e hanno attaccato brutalmente due pastori palestinesi (21 febbraio 2019)

Dei coloni israeliani hanno fatto un’incursione nei villaggi di Al-Janiya e Ras Karkar nella Cisgiordania occupata e hanno spruzzato graffiti razzisti e anti-arabi e forato le gomme di dieci veicoli di proprietà palestinese (21 febbraio 2019)

Una scuola nell’insediamento illegale di Karnei Shomron “ha licenziato il suo personale delle pulizie dopo che i genitori avevano minacciato di far chiudere la scuola se i lavoratori continuavano ad esservi impiegati.” In un messaggio WhatsApp, un genitore ha scritto: Sì, siamo razzisti. Le vite dei nostri figli vengono prima, siamo razzisti e amiamo la razza ebraica.” (16 febbraio 2019)

Circa venti automobili sono state danneggiate e imbrattate con spray da coloni israeliani con lo slogan ebraico “I traditori nascondono gli attacchi terroristici” nella città palestinese di Iskaka situata a sud-ovest della città di Nablus nella Cisgiordania occupata (14 febbraio 2019)

Sotto la protezione delle forze di occupazione, dei coloni israeliani hanno lanciato pietre contro delle abitazioni nel villaggio palestinese di Asira al-Qiblia, a sud-ovest di Nablus nella Cisgiordania occupata (14 febbraio 2019)

Un gruppo di coloni israeliani dell’insediamento illegale di Rotem hanno attaccato un anziano pastore palestinese mentre stava pascolando le sue bestie nel villaggio di al-Farisiya, a est di Tubas, nel nord della Valle del Giordano (12 febbraio 2019)

Dei coloni israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio palestinese di Deir Dibwan nella Cisgiordania occupata e hanno danneggiato con atti di vandalismo una moschea locale e diversi veicoli che hanno imbrattato con slogan razzisti e anti-arabi in ebraico (4 febbraio 2019)

http://www.dci.plo.ps/en/article/11909/March-1,-2019-Report-Appearance-and-reality-Israeli-provocations-and-violations-in-their-own-words-(February-2019-Edition)

Traduzione Giuliana Bonosi e Gigliola Albertano

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