Da Nablus a Supino: un campo estivo di bambini palestinesi e supinesi.

Giu 27, 2018 | Iniziative

Un progetto di AssoPacePalestina

Workshop, visite guidate, attività ricreative, escursioni. Dal 27 giugno al 3 luglio, sei bambini palestinesi dai 9 agli 11 anni, accompagnati da tre educatori dell’organizzazione no-profit Human Supporters Association, si ritroveranno a Supino per un campo estivo all’insegna dell’incontro e dello scambio reciproco. Bimbe e bimbi di Nablus saranno ospitati da Assopace Palestina nel centro Bab al Shams, in italiano “La porta del sole” a Supino. A loro si uniranno altrettanti coetanei italiani, ma anche adulti che parteciperanno come volontari.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio, promosso da AssopacePalestina, sostenuto e finanziato dalla Tavola 8xmille della Chiesa Valdese e realizzato nel distretto di Nablus, nel nord della Cisgiordania, da Human Supporters Association. L’organizzazione, attiva da anni nell’area, interviene a favore di bambini e adolescenti palestinesi, esposti quotidianamente ad un clima di violenza, povertà e prevaricazione. Da diversi anni, AssopacePalestina è partner di HSA e supporta il centro attraverso scambi culturali, campi estivi e campagne di raccolta fondi.

Nello specifico, il progetto è rivolto a 300 giovani palestinesi di età compresa tra i 5 e i 18 anni, provenienti da famiglie povere e vulnerabili. L’obiettivo è agire sul loro disagio quotidiano, proponendo un supporto educativo, doposcuola per studenti, attività ricreative e sportive in spazi sicuri, messi a disposizione da HSA.

Alle numerose attività portate avanti nei Territori Palestinesi, si aggiungono quelle svolte in Italia, tra cui il gemellaggio con i bambini italiani che avrà luogo a Supino, dal 27 giugno al 3 luglio, e che coinvolgerà sei bambini palestinesi insieme ai loro tutor. Giochi, racconti, gite al mare e in montagna, visite a Roma e alla città di Napoli. Ma anche incontri istituzionali. A Supino, i giovani verranno ricevuti dal sindaco, Gianfranco Barletta. A Napoli, dal sindaco Luigi de Magistris.

Per le bimbe e i bimbi di Nablus, sarà un viaggio alla scoperta della cultura italiana, del cibo e della musica. I bambini italiani avranno modo di conoscere cibo, cultura, danze, musica di un altro popolo del Mediterraneo e di comprendere la realtà e le sfide dei loro coetanei palestinesi. Soprattutto, tra di loro, si stabiliranno relazioni e scambi che potranno rompere ogni stereotipo.

Per tutti i partecipanti, bambini e adulti insieme, sarà un momento di svago e una buona opportunità per fare esperienza della diversità. L’iniziativa si propone anche l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica italiana sulla condizione dei Palestinesi, sulle violazioni dei loro diritti e sulla loro lotta per la libertà e la dignità.

 Per maggiori informazioni:

Luisa Morgantini, tel. +393483921465 – 0775226585

email lmorgantiniassopace@gmail.com

Alice Passamonti, tel. +393484994063,

email passamonti.alice@gmail.com

www.humansupporters.org    –   www.assopacepalestina.org

 Assopace Palestina – Dal 1988, l’Associazione per la Pace prima e Assopace Palestina poi, si impegna a far conoscere la resistenza popolare non-violenta palestinese e la cultura palestinese, organizza viaggi di conoscenza e solidarietà, campi di lavoro, campagne per la liberazione dei prigionieri palestinesi. L’Associazione è inoltre promotrice di progetti politici e culturali volti alla realizzazione del disarmo, alla soluzione dei conflitti esistenti nel mondo. Assopace Palestina ritiene altrettanto importante far conoscere la situazione della società israeliana e i meccanismi con i quali la leadership opera per continuare a presentarsi come vittima mentre colonizza ed occupa territorio e popolo palestinese. Luisa Morgantini già Vice Presidente del Parlamento Europeo ne è la Presidente.

Human Supporters Association – Fondata nel 2002 a Nablus e registrata con il Ministero dell’Interno palestinese come organizzazione no-profit nel 2006, la missione dell’associazione è di potenziare, mobilitare e servire la comunità locale, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani, bambini e adolescenti. I valori principali che ispirano il lavoro di HSA sono il rispetto e la tolleranza, la diversità, l’uguaglianza di genere, l’identità, il diritto internazionale e la trasparenza. Negli spazi messi a disposizione da HSA, i bambini possono migliorare le loro abilità sociali, fisiche, artistiche e intellettuali attraverso una serie di attività diversificate in base ai loro bisogni e interessi.

Il distretto di Nablus, nel nord della Cisgiordania, comprende tre campi profughi, otto città e 43 villaggi e ospita circa 316.000 persone, il 39,7% delle quali sono bambini di 15 anni o al di sotto di un anno. Nablus, capoluogo dell’omonimo governatorato, è stata per secoli uno dei principali centri culturali e commerciali palestinesi, rinomati per la produzione di sapone, olio d’oliva, prodotti d’artigianato e tessuti. Decenni di occupazione israeliana hanno portato ad un crescente isolamento, frustrazione, disoccupazione e sconforto da parte dei Palestinesi. Il nome della città deriva da Neapolis (Napoli) e vi sono resti di teatro romano nella città.

Supino (Ciociaria) è un comune italiano in provincia di Frosinone, nel Lazio. Situato sulle pendici dei Monti Lepini, conta oltre 4.900 abitanti. Il centro Bab al Shams di Assopace Palestina, in questi ultimi anni, ha organizzato diversi campi e scuole estive con architetti provenienti da vari paesi del mondo, in collaborazione con Università inglese, cipriota turca e italiana. Inoltre, si sono tenuti scambi culturali e seminari. Una serie di iniziative e presenze che hanno arricchito Supino culturalmente, dando anche un piccolo contributo all’economia di questo Comune laziale.

1 commento

  1. amina

    A Terracina c’è un architetto che ha preso a cuore la causa dei palestinesi andando due volte a Gaza. Tornato la settimana scorsa, sta progettando un centro da edificare vicino a Gaza, per l’indipendenza delle donne palestinesi con Assopacepalestina. Notizia attendibile. Mi chiedo se, visto il successo del campo estivo di Supino, si possa replicare anche qui a Terracina questa estate 2023, in modo da far conoscere tali tematiche anche ai locali ed ai turisti che ne sono completamente all’oscuro. Di fatto la maggioranza dei locali viene trattata un pò come i palestinesi da politici, imprenditori evasori, e malavita, che spadroneggiano ormai da decenni, facendogli adottare un profilo sottomesso ai soprusi. Potrebbero finalmente svegliarsi confrontando la propria realtà con quella dei palestinesi, di sicuro più reattivi e meno rassegnati. Certo non li accoglierebbe un sindaco, ma mi auguro ci siano ancora altre entità umanitarie sul nostro territorio.

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