Grave atto di censura all’Università “La Sapienza” di Roma

Mar 29, 2017 | Notizie

Ritirata senza preavviso l’autorizzazione ad utilizzare un’aula per ospitare un seminario su Israele e Palestina

Roma, 27 marzo 2017 – Un grave atto di censura e una violazione dei diritti costituzionali alla libertà di parola e di espressione, reso ancora più preoccupante dal fatto che si sia svolto presso un istituto universitario pubblico, e che arrivi dopo analoghi episodi di natura censoria.

E’ quanto avvenuto il 23 marzo scorso a Roma, quando ad una rete di organizzazioni di società civile italiane, da sempre impegnate nella difesa dei diritti umani e della pace, è stato vietato l’ingresso all’Università “La Sapienza” di Roma per svolgere un seminario su Israele e Palestina regolarmente programmato.

Senza alcun preavviso, e con la grave accusa di violare il Codice Etico dell’istituto (art. 9 sulle “Discriminazioni”), l’aula è stata negata.

Il seminario che avrebbe dovuto svolgersi il 23 marzo, nell’ambito delle iniziative organizzate dalla coalizione “La nostra Europa” in occasione del 60mo anniversario dei Trattati di Roma istitutivi dell’Unione Europea, ospitate presso gli spazi de “La Sapienza”, era regolarmente inserito nel programma dei lavori con il titolo “E’ tempo di giustizia in Palestina. Le responsabilità dell’Europa”.

Le organizzazioni promotrici sono realtà politiche ed associative note per il loro impegno in Italia e in luoghi di conflitto, come Un ponte per…, Arci, Rete Eco – Ebrei contro l’Occupazione, AssopacePALESTINA, Cultura è Libertà, Fiom, Rete della Pace, Gazzella Onlus, Oltre il mare, Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese, Transform! Italia.

Relatori invitati per l’occasione Mahmoud Zawhare (Palestina, Comitati di resistenza nonviolenta), Michel Warshawsky (Israele, Alternative Information Center) e Pierre Galand (Belgio, Coordinatore del Tribunale Russell sulla Palestina). Insieme a loro erano presenti  parlamentari italiani ed europei, ed in particolare Marietta Tidei e Filippo Fossati (PD), Erasmo Palazzotto (SI), Eleonora Forenza (GUE), Luisa Morgantini (già Vice Presidente del Parlamento Europeo).

La sera del 22 marzo la rete di organizzazioni promotrici ha ricevuto comunicazione da parte dell’Ateneo che l’autorizzazione a realizzare il seminario nell’aula universitaria assegnata era stata ritirata.

Le organizzazioni interessate hanno immediatamente provveduto a chiedere chiarimenti e a difendere l’iniziativa da una denuncia infondata, dalla portata gravissima, nonché dalle indebite ingerenze di chi ha di fatto reso possibile la violazione della libertà di espressione e di parola all’interno di un istituto pubblico. Consentendo, paradossalmente, proprio la violazione dello stesso art.9 ma a danno degli organizzatori del seminario, per impedire lo svolgimento dell’iniziativa.

Date le poche ore a disposizione, le organizzazioni promotrici hanno provveduto a trovare uno spazio alternativo disponibile, e la conferenza si è comunque svolta con grande partecipazione di pubblico.

Tuttavia, si ritiene gravissimo quanto accaduto e definitivamente inaccettabile, anche alla luce di recenti e simili episodi che hanno interessato la città di Roma rispetto ad iniziative che intendevano sensibilizzare l’opinione pubblica sulla delicata questione israelo-palestinese.

Le organizzazioni promotrici sono da sempre impegnate nel contesto mediorientale per la difesa dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della risoluzione nonviolenta dei conflitti, e portano avanti con trasparenza il proprio operato da anni.

L’accusa di “discriminazione”, infondata e gravissima, che ha giustificato di fatto un atto di censura e violazione di un diritto costituzionale, non può essere in alcun modo ignorata, e stabilisce un pericolosissimo precedente.

A margine della conferenza è stato deciso che quanto accaduto, dopo essere stato reso pubblico anche attraverso la stampa, sarà denunciato nelle sedi legali competenti.

Un ponte per…, Arci, AssopacePalestina, Cultura E’ Libertà, Rete ECO – Ebrei contro l’Occupazione,

Fiom-Cgil, Rete Romana di solidarietà con il popolo palestinese, Associazione Oltre il Mare, Gazzella Onlus.

Roma 23 marzo alla Sapienza: Europa e Palestina, CAMBIO AULA

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