Campagna internazionale per la liberazione Marwan Barghouthi e dei prigionieri palestinesi

Mar 19, 2015 | Campagne, Notizie

Assopace Palestina rilancia la Campagna per la liberazione di Marwan Barghouthi e di tutti i prigionieri politici palestinesi 

immagine campagna

La mobilitazione italiana nasce nell’ambito di quella più ampia, che si sta portando avanti a livello internazionale, per chiedere la liberazione dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Simbolo di questa battaglia è Marwan Barghouthi, primo deputato palestinese ad essere stato arrestato e da 11 anni  nelle carceri israeliane con una condanna  a 5 ergastoli e 40 anni  di reclusione nel corso della sua vita.

L’appello per la sua liberazione è partito dalla cella di Robben Island dove scontò i suoi anni di carcere uno dei più grandi simboli di libertà del nostro tempo, Nelson Mandela, proprio ieri scomparso, per sottolineare come la discriminazione portati avanti per anni da Israele in Palestina, nulla hanno di meno di ciò che i neri hanno subito in Sud Africa durante l’Apartheid.

Così come il rilascio di Mandela e dei prigionieri anti-apartheid ha aperto la strada alla libertà, pace e riconciliazione in Sud Africa – scrive la moglie Barghouti,  Fadwa –  il rilascio di Marwan e di tutti i prigionieri palestinesi sarà fondamentale per raggiungere questi scopi. La libertà è precondizione della pace”. Perciò, prosegue, “chiedere il rilascio di Marwan significa  contribuire a denunciare un vergognoso sistema che viola i diritti di tutti i prigionieri”.  Il loro trattamento, “dal momento dell’arresto durante gli interrogatori e il processo, nonché durante la loro detenzione, viola le norme previste dalla legge internazionale”, si legge nella Dichiarazione di Robben Island, firmata il 27 ottobre 2013. “Queste violazioni – prosegue la Dichiarazione – tra cui l’assenza di garanzie per un giusto processo, il ricorso alla carcerazione arbitraria, il maltrattamento dei prigionieri, l’uso della tortura, il disprezzo per i diritti dei bambini, la mancanza di assistenza sanitaria per i detenuti malati, il trasferimento dei detenuti nel territorio dello stato occupante e la violazioni del diritto a ricevere visite, così come l’arresto di rappresentanti eletti, richiede la nostra attenzione e il nostro intervento”.

Aderire alla campagna, significa anche ribadire alla comunità internazionale e al nostro Governo, che ha appena sottoscritto accordi con quello di Nethanyau, che l’occupazione della Palestina è stata dichiarata illegale da ben 87 risoluzioni dell’Onu, che il muro costruito in Cisgiordania che attraversa i Territori Palestinesi è stato condannato dall’Assemblea Generale Onu e dalla Corte di Giustizia Europea e che il Consiglio dei Diritti umani dell’Onu ha lanciato un appello con cui intima a Israele “di fermare tutte le attività di insediamento senza precondizioni e avviare un processo di ritiro di tutti i coloni dai Territori”.

Documento scaricabile sulla campagna

 

 Dossier sulla situazione delle carceri israeliane e dei prigionieri politici palestinesi, aggiornato a dicembre 2014 – redatto dall’associazione palestinese Addamer e tradotto in italiano 

 

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