Raccolta del grano a Gaza i contadini vengono sparati al confine

Mag 24, 2014 | Notizie

Spari, campi bruciati e due feriti durante la raccolta del grano nella Striscia di Gaza

Video del 23 Maggio 2014 – zona di Fuqari Striscia di Gaza

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Alcune storie su quello che succede nella Striscia di Gaza durante la raccolta del grano, i contadini che hanno i campi vicino al confine con Israele vengono sparati, feriti e avvolti uccisi e il loro raccolto viene spesso bruciato o distrutto con i bulldozer.

Maya ISM (International Solidarity Movement) Gaza Team

 Sanati (Striscia di Gaza) 22 maggio 2014

Il 22 maggio abbiamo iniziato ad accompagnare i contadini a raccogliere il grano assieme ai compagni della Brigata Unadikum il grano è pronto e anche i militari israeliani lo sono. La Brigata Unadikum il giorno 21 Maggio si è recata a Sanati perché hanno sparato un ragazzo di 22 anni Saleh Ahmed Al Garra, che iniziava oggi con altri contadini la raccolta del grano. I militari gli hanno sparato a 300 metri dalla barriera di separazione. I contadini si sentivano a sicuro a lavorare a quella distanza e per questo non hanno chiamato gli internazionali per supportarli nel loro lavoro.

Per maggiori info qui l’articolo di Unadikum: http://asociacionunadikum.org/israel-ha-disparado-en-la-cabeza-a-un-campesino-en-gaza-palestina

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 Nello stesso giorno un ragazzo in cui hanno sparato alla testa  del ragazzo i militari hanno dato fuoco  a un campo di grano pronto per essere raccolto, qui maggiori informazioni: http://asociacionunadikum.org/israel-se-ensana-con-los-mas-debiles-las-fuerzas-de-ocupacion-queman-las-tierras-de-los-campesinos-de-gaza/

Dopo questi attacchi il 22 Maggio ci siamo recati presso un campo a Sanati, vicino dove avevano sparato al ragazzo il giorno primo, i contadini ci stavano aspettando prima di iniziare. I contadini hanno iniziato a raccogliere di nuovo il grano dopo quasi 12 anni che non piantavano più per paura dei militari e ci dicono che hanno riniziato a farlo grazie alla presenza degli internazionali. Oggi per loro la raccolta del grano è un giorno di festa e ci ringraziano per essere lì.

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Appena arriviamo iniziano a raccogliere con una specie di trattore che taglia e crea piccole fasce di grano, ci fanno vedere quello che il giorno prima i bulldozer israeliani, ovvero hanno distrutto parte del loro raccolto e hanno creato quasi una fascia di terra di quasi una decina di km.

Il raccolto procede tranquillamente con il continuo via vai di jeep che si fermano a controllare, verso le 15 andiamo vai perché il raccolto è terminato.

Fuqari (Striscia di Gaza)  23 Maggio 2014

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Ore 6.30 del mattino appena arrivati arriviamo nel campo di Abu Amir, che ha contatto internazionali per supporto alla raccolta del grano, sentiamo degli spari e piccoli pezzi di terra che bruciano. Velocemente ci dividiamo e ci mettiamo davanti a contadini che raccolgono, appena ci vedono smettono di sparare e i tre militari (più precisamente cecchini) scendono da una collinetta di terra, generalmente usata per appostarsi e sparare meglio, e vanno via.

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I contadini solo felici di vederci, una donna si avvicina e mi indica i militari “jundi” dicendo che li stanno sparando.

Anche in questo campo, come a Sanati dove siamo stati ieri, erano 12 anni che non coltivavano e raccoglievano il grano, smisero dopo che un ragazzo di 19 anni era stato ucciso proprio lì.

Le donne continuano a raccogliere a mano e cantare e nel frattempo arrivano dei giovani pastori con il loro gregge.

Ore 9.00 I militari iniziano di nuovo a sparare e si muovono  davanti a noi un tank, diverse jeep e vediamo  in cielo a bassa quota anche un drone. Ci posizioniamo di nuovo davanti ai contadini, vicino a me c’è una donna che indica la sua gamba sinistra e dice che è stata sparata due volte dai militari mentre raccoglieva il grano.

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Dopo un po gli spari finiscono e anche il lavoro nei campi, ci salutiamo e gli assicuriamo che domani saremo ancora lì per permettere loro di poter continuare a raccogliere.

La presenza di internazionali è molto importante perché permette ai contadini di realizzare il loro lavoro senza essere continuamente aggrediti, sparati dai militari israeliani. Oggi è stato molto chiaro come la nostra presenza lì, con le nostre videocamere che documentano i crimini che loro quotidianamente commettono, riesca a fermarli.

La poca presenza di attivisti internazionali nella striscia di Gaza limiti questa lavoro di monitoraggio e supporto, non a caso che entrare qui diventa sempre più difficile.

Sanati (Striscia di Gaza)  24 Maggio 2014

ore 6.30 ci rechiamo nel terreno di Mahmud Tabash, vicino agli alberi di olivi dove il 21 Maggio è stato sparato alla testa  il contadino di 22 anni Saleh Ahmed Al Garra.

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Mahmud Tabash ha 80 anni e  ci accoglie calorosamente e ci chiede da quale paese veniamo e si ricorda quando nel 1967, come oggi,  c’erano in quella stessa terra altri internazionali di vari paesi. Erano gli anni della guerra. Ci ringrazia per essere lì e per supportarlo nella raccolta del grano e ci chiede di raccontare come i soldati israeliani sparano ai contadini che raccolgono il loro grano che serve per sfamare le loro famiglie.

Oggi la situazione è tranquilla i soldati non si sono fatti vedere ma in aria veniamo controllati da una mongolfiera bianca come spesso succede in tutta la Striscia di Gaza,

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